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Così l'Aston Villa si prepara a sfidare la Juve: l'allenamento degli inglesi

**INVIATO A BIRMINGHAM -** Al Bodymoor Heath Training Ground - leggasi: centro di allenamento dell’Aston Villa - c’è un 'elemento' dominante: il sorriso. Quello di “mister Europa League” Unai **Emery**, che si nasconde dietro la tuta d’ordinanza con guanti e berretto per ripararsi dal freddo in verità solo apparente. Quello dei suoi collaboratori, che in lingua spagnola istruiscono i ragazzi su cosa potrebbe succedere al Villa Park nel duello Champions con la Juventus. E quello del preparatore atletico che, con modi da sergente di ferro, stuzzica subito i giocatori, per evitare eventuali sbadigli.

Nei contributi video postati a corredo, si nota la grande applicazione di Emery e del suo staff. Il tecnico che alla guida del Siviglia ha scritto la storia dell’ex Coppa Uefa (tre trionfi, uno in più con il Villarreal) e che oggi sta cercando la soluzione ai problemi di una squadra, il Villa, che dai due schiaffoni rifilati al Bologna un mese fa non ha più vinto. E ha raccattato due pareggi stiracchiati, con il rischio di perdersi pure quei punti lì, non ultimo nell’incrocio casalingo con il Crystal Palace, penultimo in Premier. Un 2-2 sofferto e sudato. Aspettando che il belga Youri **Tielemans**, anni 27 e un tempo sul taccuino della Juve, eviti di sbagliare altri calci di rigore come sabato scorso, Emery nell’allenamento di rifinitura chiama a sé cinque giocatori. In primis, il centrocampista ispano-argentino Emiliano **Buendia**, nel cuore di un mini-gruppo chiamato a effettuare un’esercitazione che evidentemente sa tanto di preparazione al match con i bianconeri.

Fantasia

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Per la serie: “Io ti passo il pallone, tu me lo rendi evitando che l’avversario te lo porti via”. Pare esattamente **una delle caratteristiche basilari del calcio di Thiago Motta, la riaggressione sul portatore di palla**. Riaggressione alta, s’intende, per trasformare un’azione da difensiva in offensiva in un amen, anche sulla trequarti avversaria. Nel “clan” dei prescelti da Emery non c’è il ’97 Ezri **Konsa**, nazionale inglese, di mestiere difensore, che si è fatto male nel corso della recente tornata con le Nazionali. C’è, invece, l’attaccante giamaicano Leon **Bailey**, coetaneo di Konsa, trequartista di destra, tutto fantasia e tecnica, nella linea dietro la punta Ollie **Watkins**. Dicono, da queste parti, che sia il pericolo numero uno, al di là della vivacità offensiva del centravanti, sulla scorta dei 21 (gol più assist) della stagione 23/24. Tracce di cosa accadrà al Viola Park, aspettando la Juve…

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