Risultato finale: Aston Villa-Juventus 0-0
ASTON VILLA (a cura di Paolo Lora Lamia)
Martinez 7,5 - La sua parata su colpo di testa ravvicinato di Conceiçao non solo è determinante per il pari di stasera, ma rischia di essere una delle più clamorose dell'intera edizione della Champions.
Cash 6 - Non soffre più di tanto contro Yildiz, spingendo in più di un'occasione sulla destra soprattutto nei primi 45 minuti.
Diego Carlos 6,5 - Completa con Pau Torres un tandem difensivo estremamente solido, che concede poco o nulla alla Juve nell'arco dei 90 minuti.
Pau Torres 6,5 - Determinante in entrambe le aree, con chiusure puntuali che limitano gli attaccanti bianconeri e anche un'occasione sugli sviluppi di un corner.
Digne 5 - Serata da film horror per l'ex Roma, che deve fronteggiare un Conceiçao con cui perde sistematicamente ogni sfida sulla corsia.
Kamara 6 - Il migliore del duo in mezzo al campo, per sostanza e presenza nello sviluppo dell'azione. Dal 79' Barkley sv.
Tielemans 5,5 - Ammonito già nelle prime battute di gioco, disputa una gara sottotono sia nell'impostazione che quando deve fermare le manovre avversarie.
Bailey 6 - Qualche iniziativa da parte sua. In generale, meglio dopo l'intervallo: tale crescita gli fa guadagnare la sufficienza. Dall'86' Philogene sv.
McGinn 5,5 - Parte da trequartista centrale ma di fatto è un tuttofare, che dà una mano anche nella sua metà campo. Ha sulla coscienza, però una delle migliori occasioni del match.
Rogers 5,5 - Abbastanza anonimo sul fronte sinistro. Serata anche sfortunata, visto che gli viene annullato il gol last minute per precedente fallo di Diego Carlos su Di Gregorio.
Watkins 6,5 - Prova da vero e proprio totem offensivo, che lavora per i compagni ma sa anche rendersi pericoloso. Sua l'occasione migliore del primo tempo. Dal 79' Duran sv.
Unai Emery 6 - Affronta una Juve incerottata e fa qualcosa in più per vincere rispetto ai bianconeri, ma nella ripresa deve anche ringraziare il suo portiere.
JUVENTUS (a cura di Dimitri Conti)
Di Gregorio 6 - Watkins gli testa i riflessi nel primo tempo. Poi ringrazia la traversa, Locatelli e il VAR per avergli fermato Digne, McGinn e Rogers.
Savona 6 - Fino a qualche mese fa il suo habitat era la Serie C, adesso si presenta da titolare in Champions: gioca semplice ma non commette mai errori.
Dal 66' Danilo 6 - Prende il posto di Savona sulla fascia destra e mette insieme una mezz'oretta di discreto livello, senza alcun vero errore.
Gatti 6,5 - Qualche piccola difficoltà in fase di impostazione data dal ricevere spesso sul mancino. Sul piano difensivo, però, è una roccia: non si passa.
Kalulu 6,5 - Capita spesso a lui di dover chiudere sul centravanti di casa Watkins: tolto un tiro che gli concede nel primo tempo, tiene bene il duello.
Cambiaso 6 - Motta vorrebbe che venisse dentro al campo per sparigliare gli schemi difensivi del Villa. Lo fa, ma fino a un certo punto. Tutto ok quando difende.
Locatelli 7 - Porta la fascia al braccio con dignità e con voglia di non lasciare nulla al caso. Fondamentale il salvataggio sulla linea su McGinn.
Thuram 5,5 - Quando riesce a partire palla al piede dà l'impressione di poter fare male, finisce però spesso a palleggiare sotto ritmo e senza pericolosità.
Dall'86' Fagioli sv.
Conceicao 7 - Il più ispirato tra i giocatori di movimento che calcano il prato del Villa Park. Spinge, dribbla, per poco (leggi miracolo del Dibu) non segna pure.
Koopmeiners 5 - Tutti aspettano a gloria un suo guizzo, meglio ancora se un gol. E invece è perlopiù calma piatta, se si esclude qualche buon piazzato.
Yildiz 5 - La maglia numero 10 della Juventus non soltanto pesa, ma richiede anche un contributo che il giovane turco non ha proprio saputo dare al Villa Park.
Dall'82' Mbangula sv.
Weah 5,5 - Compito complicato il suo, lavorare da centravanti pur non essendolo fino in fondo. Ci mette tanta generosità e voglia, ma non sarà mai pericoloso.
Thiago Motta 6 - Oltre che con l'Aston Villa, deve fare i conti con un'emergenza di disponibili che ha del clamoroso. Prova a non piangersi addosso e organizza una Juve coperta, arrivata al Villa Park soprattutto per non prenderle. E alla fine riesce nella missione: non senza qualche brivido lungo la schiena, ma al termine di una prova di enorme sacrificio.