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Falcidiata dagli infortuni, Juventus a Lecce con solo 13 calciatori di movimento

Quando è scoccato il gong del mercato ci siamo dichiarati tutti soddisfatti. Il voto a Giuntoli oscillava tra il sette e l’otto. Nessuno aveva idea di cosa sarebbe successo partita dopo partita, anche se le avvisaglie si sono palesate nelle primissime giornate a mercato ancora aperto. La Juve giocava senza i “prossimi” acquisti, costretta ad aggregare alla prima squadra giocatori del Next Gen che avevano fatto bene in ritiro e Motta li ha fatti giocare da subito. Ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: bene, figuratevi quando la rosa sarà al completo.

Purtroppo, i problemi legati agli infortuni si sono presentati immediatamente. Il giovane talentino ADZIC il più colpito, per ben tre volte, da stop muscolari. E’ l’ultimo ma anche il primo dei problemi offensivi di mister Motta, costretto a schierare un finto centravanti dalle assenze di VLAHOVIC, MILIK ormai cronico e NICO GONZALEZ di cui si sono perse le tracce. Questo è il problema più evidente da affrontare perché se corrisponde al vero che gli stop più lunghi ( out tutta la stagione) sono occorsi al miglior giocatore della Juve in rosa ( BREMER) e a CABAL, è altrettanto evidente che la fase difensiva organizzata dal tecnico sopperisce alla grande alla gravità delle perdite sul campo.

La finestra di mercato è ancora lontana e la squadra , che giocherà tante partite ravvicinate, deve dare tutto quello che ha dentro per sopperire alla costante inferiorità numerica rispetto agli avversari. L’assenza di DOUGLAS LUIZ non si fa sentire per il semplice fatto che non lo abbiamo mai avuto. Quando era a disposizione non è mai entrato, da titolare, nelle rotazioni del mister. Quella di SAVONA inizia a preoccupare per due motivi: il primo che a Lecce saremo solo 13 di movimento. Il secondo che il comunicato ufficiale preso dal sito Juventus cita più o meno il classico “ non ci sono lesioni, le condizioni verranno monitorate quotidianamente.” Che vuol dire tutto e vuol dire niente. anche per MCKENNIE vale lo stesso discorso.

Quando Dusan è tornato dalla nazionale si è detto, salta solo il Milan poi vediamo. Ecco, ad oggi, stiamo ancora a guardare. Se andiamo avanti di questo passo giochiamo noi e sarebbe un vero dramma. Diciamo che la sfortuna si è accanita sulla nostra squadra del cuore ma anche che siamo stati poco previdenti in estate dal punto di vista offensivo e che per il resto, un giorno, forse, avremo una spiegazione più concreta dei fatti.

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