Ora pare che si sia deciso a vendere. Ma quanto vale il club? Tra i 150 e i 200 milioni, non ha proprietà immobiliari e i conti sono malandati
Il Torino di Cairo: vende i migliori e ha il bilancio in rosso. I tifosi sognano un Natale senza di lui
Db Milano 11/07/2023 - presentazione palinsesto La7 / foto Daniele Buffa/Image nella foto: Urbano Cairo
Il Torino di Cairo: vende i migliori e ha il bilancio in rosso. I tifosi sognano un Natale senza di lui
A Torino i tifosi sperano nel regalo di Natale più bello della loro vita: sotto l’albero desiderano che Cairo venda il Torino e ponga fine a vent’anni di comunismo, una vita grigia senza futuro.
Probabilmente non si riuscirà a chiudere l’affare per Natale ma la sensazione è che la prossima stagione i tifosi del Torino possano finalmente tornare a vivere una vita a colori.
La Stampa ovviamente si occupa del tema. E prova a rispondere alla domanda delle domande: quanto vale il Torino?
Scrive il quotidiano della città di Torino:
Gli esperti di economia aziendale fissano il prezzo tra i 150 e 200 milioni di euro, considerando il forza del marchio conosciuto in tutto il mondo e le potenzialità di una piazza storica per il calcio italiano, ma allo stesso tempo ricordano che la società di Cairo non ha beni di proprietà al di fuori del parco giocatori. L’ultimo bilancio del Torino Fc, al 31 dicembre 2023, aiuta a capire i valori economici e anche le difficoltà attuali. Il risultato netto è stato negativo per 9,5 milioni di euro (nel 2022 era in “rosso” per 6,8 milioni), mentre il patrimonio netto si è assottigliato fino a 4,3 milioni (era di 14,2 milioni nell’anno precedente) e i debiti totali sono cresciuti toccando quota 159,3 milioni (+16 milioni).
Il Torino non ha proprietà immobiliari
Non ha proprietà immobiliari, come il Napoli, ma viene da sei bilanci in rosso di fila e si prepara al settimo.
Scrive La Stampa che Cairo deve evitare la B se vuole vendere il Torino a un prezzo più alto. Ma le cessioni di Buongiorno e Bellanova hanno fortemente indebolito la rosa.
Il Toro affitta la sede in centro città che lo stadio Grande Torino dove gioca le sue partite casalinghe e il centro sportivo Filadelfia dove si allena. Restano così i cartellini dei giocatori, attualmente il più prestigioso è quello di Ricci (valutazione sui 40 milioni di euro), a determinare il valore di una società che fatica a sfornare ricavi e di fatto dipende dai diritti tv: il 50% della produzione (52 milioni sui complessivi 101) arriva da lì, mentre le plusvalenze nell’ultimo bilancio erano di 23 milioni.
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