ilnapolista.it

Sarri: «Tornare in Italia (alla Juve) dopo il Chelsea fu un errore, ora vorrei allenare di nuovo in Inghilterra»

Al Sun: «Al Chelsea la situazione non era chiara: Abramovich lo vedevo solo nelle partite all’estero e ci parlavo al telefono; inoltre, non c’era un ds».

Sarri: «Tornare in Italia (alla Juve) dopo il Chelsea fu un errore, ora vorrei allenare di nuovo in Inghilterra»

Roma 23/09/2023 - campionato di calcio serie A / Lazio-Monza / foto Image Sport nella foto: Maurizio Sarri

Maurizio Sarri, che ha allenato il Chelsea nella stagione 2018-19, ha raccontato in un’intervista al Sun il suo addio ai Blues e il ritorno in Italia.

Sarri: «Mi piacerebbe tornare ad allenare in Inghilterra, all’epoca volevo restare al Chelsea»

Il tecnico ha raccontato:

«Sarei potuto rimanere al Chelsea. Volevo tornare in Italia perché la situazione al Chelsea non era facile. In quel periodo ad Abramovich non fu permesso di venire in Inghilterra, lo vedevo solo nelle partite all’estero. Abbiamo parlato a telefono a volte, ma non molto spesso. Il mio punto di riferimento era solo Marina (Granovskaia – direttrice generale). Non c’era un direttore sportivo, quindi la situazione non era così chiara. Volevo tornare in Italia, ma è stato un errore. Sarebbe stato meglio rimanere lì».

Quando poi Sarri è andato via, la Granovskaia aveva parlato di ragioni familiari:

«Ho chiesto a Marina se era possibile tornare in Italia e lei ha chiesto dei soldi alla Juventus per liberarmi. Hanno detto che se volevo restare al Chelsea era possibile. Ma alla fine era stata una bella esperienza… abbiamo ottenuto il terzo posto in Premier League, raggiunto la finale della Fa Cup e vinto l’Europa League. Abbiamo giocato un sacco di belle partite. Ora sono pronto a ricominciare. Non so dove al momento. Ma io e lo staff siamo pronti».

Sul periodo alla Juve e il desiderio di tornare in Inghilterra, ha dichiarato:

«Ho gestito la squadra al massimo livello. Abbiamo vinto lo scudetto con la Juve, ma non è la stessa cosa della Premier League. L’Inghilterra è il massimo livello per giocatori, squadre, club, stadi, tifosi. Per tutto. Quindi mi piacerebbe tornare. Se avessi una squadra e avessi l’opportunità di essere l’allenatore di un club allo stesso livello, penso che potrei fare anche meglio. Se il Chelsea è riuscito a entrare tra le prime quattro, allora vuol dire che il mio calcio ha funzionato».

Read full news in source page