C ’è un ingresso in Europa che vale molto più della Champions e c’è qualcosa che va ben oltre un gol e un assist: è il futuro di un popolo. La Georgia è in subbuglio da giovedì sera, da quando il premier filorusso Irakli Kobakhidze ha deciso di sospendere i negoziati di adesione all’Unione europea almeno fino al 2028: la gente è scesa in piazza da Tbilisi a Batumi e ha cominciato a protestare con vigore contro il governo al grido di «Europa, non Russia». Nella capitale gli scontri con la polizia davanti al Parlamento sono stati veementi, l’odore acre dei lacrimogeni ha invaso la capitale e gli arresti non si contano. C’è tensione, ci sono sofferenza e preoccupazione. E così Khvicha Kvaratskhelia, uno dei personaggi più influenti e più amati in Georgia, ha deciso di scendere virtualmente in piazza al fianco del suo popolo: «Salve, sto seguendo i fatti che si stanno verificando nel nostro Paese e vorrei esprimere la mia opinione da cittadino...». È cominciata così, con un messaggio politico da leader molto duro e lucido, la vigilia di Torino-Napoli del cittadino georgiano e calciatore azzurro di nome Kvara.
Io, Kvara
Khvicha non ha mai nascosto la sua posizione pro Europa, così come tanti suoi colleghi di nazionale, e lo ha fatto anche ieri attraverso i social. Prima di indossare la divisa del Napoli per dedicarsi al calcio, alla partita che oggi alle 15 la squadra giocherà all’Olimpico Grande Torino contro il Toro per continuare la marcia solitaria in testa alla classifica. «Il desiderio e la volontà del popolo georgiano sono di camminare e camminare sulle strade europee. Questa è la nostra scelta storica, l’unica scelta giusta, ed è inaccettabile allontanarsi da queste strade. Questo Paese è del popolo e nessuno è al di sopra della volontà del popolo. Mi duole per il mio paese, mi duole per la mia gente, soffro guardando i video che diventano virali, stop alla violenza e alle aggressioni! La Georgia merita l’Europa oggi più che mai!». E in calce la bandiera dell’Europa.
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