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Juventus, cosa succede? A Thiago Motta manca la quadra

**I bianconeri frenano ancora e incappano nel secondo pareggio di fila in campionato (il terzo contando anche la Champions) e non va oltre l’1-1 contro il Lecce. Oltre alla clamorosa emergenza infortuni, la Juventus di Thiago Motta sembrano ancora una macchina in costruzione che fatica a** **partire**.

Non una settimana facile quella che si è appena conclusa in casa Juventus. I bianconeri hanno colto tre pareggi in altrettante partite, che hanno rallentato il percorso della squadra di Thiago Motta in campionato e in Champions League. 0-0 contro il Milan a San Siro sabato scorso, 0-0 contro l’Aston Villa mercoledi in Europa [e l’1-1 contro il Lecce](https://www.calcioinpillole.com/il-lecce-ferma-la-juve-allultimo-respiro-rebic-risponde-a-cambiaso-la-cronaca-del-match/) maturato ieri sera, con i salentini che hanno trovato il gol nei minuti di recupero con Ante Rebic.

![Juventus Thiago Motta](https://www.calcioinpillole.com/wp-content/uploads/2024/12/22916411_large-compressed.jpg)

(Photo by Giovanni Evangelista, LaPresse) Calcioinpillole.com

Juventus, Motta si scontra con la pareggite. Gli infortuni sono un tema, ma il gioco tanto atteso si vede solo a sprazzi. E per lo Scudetto…

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Ora la Juventus è sesta in classifica a 26 punti ed è scivolata a -6 dalla vetta del Napoli. I bianconeri sono ancora l’unica squadra ancora imbattuta in Serie A e sono la miglior difesa (8 reti subite), ma hanno ottenuto più pareggi che vittorie (8 contro 6) in questa stagione di campionato. Una cosa va immediatamente sottolineata **e che da qualche settimana la Juventus sta convivendo con una emergenza infortuni difficilmente gestibile**.

Settimana scorsa contro il Milan gli indisponibili erano sette, saliti poi di un’unità in ogni partita successiva. Con l’Aston Villa erano otto e ieri sera a Lecce i bianconeri avevano addirittura nove giocatori non a disposizione, tanto che Thiago Motta ha dovuto pescare da Primavera e Next Gen per riaffollare la panchina. Un problema enorme per una squadra che fa la doppia competizione **e che si è trovata di fatto senza ricambi da far subentrare per cambiare gli esiti delle sfide**, e nello specifico si è trovata a giocare senza attaccanti di ruolo a causa delle concomitante assenza di Arkadiusz Milik e Dusan Vlahovic.

### L’idea di calcio di Motta deve ancora mostrarsi. Quasi tutto passa dal talento individuale ma ieri a Lecce non è bastato

Questo elemento resta assolutamente da considerare in questa settimana da _pareggite_ della Juventus, **che ha confermato la bontà della propria fase difensiva ma anche le difficoltà in attacco, con un solo gol realizzato in 270 minuti**. Le tantissime assenze però sono solo una parte per quanto rilevante, dei problemi attuali della Juventus. **Che fino ad ora pare non aver ancora trovato una quadra precisa su cosa voglia proporre in campo** e su quale sia la strada intrapresa da Thiago Motta alla Juventus. Un allenatore emergente arrivato con la nomea del “giochista” dopo l’impresa Champions di Bologna, ma che per ora nella Torino bianconera si è potuto confermare con troppa rarità.

**Sicuramente la Juventus ha cambiato approccio sistemico alle partite rispetto al ciclo di Allegri**, ed è una squadra che almeno nelle intenzioni vuole cercare di dominare le partite col possesso palla e il controllo del gioco. Che spesso però è abbastanza sterile per manovra, ritmo e velocità di esecuzione e che non di rado si chiude senza una finalizzazione efficace.

**La Juventus in questa stagione si è mostrata molto più efficace nelle transizioni e nel recupero palla alto**, dinamiche e situazioni che hanno prodotto le migliori cose. Non tutto è colpa del sistema e parte della responsabilità è dato anche dal rendimento non top di alcuni giocatori. Uno su tutti il controverso Dusan Vlahovic, che è mancato in queste partite ma che fino a questo momento ha offerto un’annata altalenante. Ma anche certi nuovi volti dal mercato non stanno contribuendo tra infortuni (Nico Gonzalez e Douglas Luiz), e chi sembra la versione spenta e triste di sè stesso come Teun Koopmeiners.

### Serve subito un’identità precisa ed efficace per non rischiare anche l’Europa

E ieri sera a Lecce la Juventus **si è un po’scontrata sia con la situazione contingente di emergenza per gli infortuni e sia con la sua ricerca ancora in atto di un percorso di gioco chiaro da dover seguire**. I bianconeri hanno operato un buon primo tempo al Via del Mare, provando a dare tutto nella prima frazione di gioco. I più attivi sono stati come sempre i giovani Kenan Yildiz e Francisco Conceiçao, che senza piani di gioco ma con solo talento individuale hanno provato a scardinare la difesa pugliese. Un buon primo tempo come detto, in cui ci si è messa anche la sfortuna con i due pali colpiti da Khéphren Thuram e lo strsso Conceiçao.

**Nel secondo tempo la Juventus è poi prevedibilmente crollata a livello fisico**. Un risultato figlio della mancanza di alternative, con Thiago Motta costretto a confermare per 9/11 la stessa formazione che aveva giocato pochi giorni prima in Champions. Unendo poi questo aspetto ad un Lecce combattivo e che ha alzato fiducia e qualità nella ripresa**, la partita del Via del Mare è diventata sporca e complicata e con la Juve stava riuscendo comunque a portarsela via nell’unico modo**, vale a dire in un episodio fortuito con il tiro di Cambiaso deviato in maniera decisiva da Gaspar. Non è bastato, perché il Lecce ci ha creduto contro una Juventus scarica fisicamente e di testa e ha trovato il pari al 93′ con Rebic.

Ora la speranza bianconera è soprattutto e primariamente andare a recuperare gli infortunati e risolvere questa emergenza **e poi non secondariamente, darsi una struttura per fare punti**. Perché l’obiettivo Scudetto appare già lontano, ma anche per il massimo piazzamento europeo c’è da correre **perchè la concorrenza non sta a a guardare e ha già quei meccanismi di gioco e di idee che la Juventus e Thiago Motta devono trovare al più presto**.

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