Sembra incredibile, ma due anni e mezzo fa Nicolò Zaniolo e Rui Patricio, con Mourinho in panchina, regalavano alla Roma il primo trofeo, a Tirana, dopo 14 anni. Stasera all'Olimpico il portiere era in panchina a fare il tifo come un indemoniato, l'attaccante è entrato nel secondo tempo e ha chiuso la partita. Incredibile, considerando come e quanto è stato amato Zaniolo, soprattutto nei periodi dei vari infortuni, che sia entrato in campo subissato dai fischi. Altrettanto incredibile, però, come ha reagito lui: qualche parola di troppo, e Paredes glielo ha fatto notare, e un'esultanza sfrenata con tanto di maglia tolta e mani alle orecchie subito dopo il gol. I romanisti, a quel punto, sono scattati. Fischi e cori dagli spalti e gesti di rabbia da parte dei giocatori in campo.
Zaniolo provoca, la reazione di Koné
Tra i più infuriati sicuramente Koné che ha detto qualcosa a Zaniolo sia dopo il gol sia al fischio finale quando c'è stato un accenno di rissa in campo. Nicolò è stato allontanato dai romanisti, lui ha continuato ad esultare facendo lo show ma, almeno, rivolto ai tifosi dell'Atalanta. E non a quella che era stata, un tempo, la sua curva. Oggi non. lo è più: lui e i giocatori dell'Atalanta lasciano lo stadio saltellando mentre i tifosi cantano: "Vinceremo il tricolor" e poi: "Serie B, Serie B", rivolto agli avversari. I romanisti, invece, se ne vanno. Qualcuno fischia, qualcuno applaude lo stesso. Per Zaniolo, invece, solo insulti. Impensabile qualche tempo fa: era il 2022, sembra passata una vita.
Zaniolo segna alla Roma, le parole della sorella e della compagna Sara
E proprio per questo anche due persone molto importanti per lui hanno voluto celebrare il gol alla Roma: sia la sorella Benedetta sia la compagna, Sara Scaperrotta, hanno convidiso sui social la loro gioia per la rete di Nicolò. Entrambe erano spesso in prima fila a vederlo all'Olimpico quando giocava con la Roma. Anche in questo caso, sembra passata una vita.
© RIPRODUZIONE RISERVATA