Gigi Buffon, ex portiere della Juventus e della Nazionale italiana, è stato ospite dell'ultima puntata di Domenica In, dove ha presentato la sua autobiografia "Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi". Durante l'intervista, ha condiviso riflessioni profonde sulla sua carriera e sulla crescita personale derivante dagli errori commessi. L'ex calciatore ha altresì sottolineato l'importanza di affrontare le proprie responsabilità, affermando: "Tu puoi migliorarti se gli errori li paghi in prima persona, se davvero ti feriscono o ti umiliano; cose che io ho affrontato nella vita. Se rimani in piedi e le affronti, allora ti senti più forte. Se invece c’è qualcuno che paga al posto tuo resti quel ragazzotto con valori vacui…".
Buffon e il legame con la famiglia
L'ex calciatore ha svelato un lato intimo e affettuoso parlando del forte legame che lo lega alla sua famiglia, che lo ha plasmato fin dall’infanzia. Ha condiviso ricordi teneri legati ai periodi trascorsi dai nonni durante l’inverno, mentre i genitori erano impegnati a lavoro. "Mi lasciavano lì velocemente per evitare la sofferenza del distacco, ovviamente lo facevano perché lavoravano. Fin dal primo giorno, in quel contesto, per me era una vita piacevole; velocemente mi sono abituato a quella nuova situazione”, ha svelato Buffon. Poi ha aggiunto: "Una mattina mi sveglio e vedo questo punto surreale tutto bianco e non sapevo cosa fossero quei fiocchi che cadevano. Incuriosito, ancora in pigiama con un freddo incredibile, c’era un accumulo di neve e mi sono tuffato lì. Mi raccoglie mia nonna tutto bagnato, in quella giornata mi sono cambiato 7 volte; mia nonna ad un certo punto non mi ha più fatto uscire". Nel riflettere sul legame familiare, Buffon ha aggiunto: “Il legame con la mia famiglia è incredibile... è la parte che ristora il cuore di ognuno di noi, la famiglia è un modo per non allontanarsi troppo dall’umanità che spesso trascuriamo magari per il successo o per gli impegni”...
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