NAPOLI - "Scurdammece ‘o passato, ma dobbiamo portarci il dolore dentro". Furono queste le parole di Antonio Conte quando, alla conferenza stampa di presentazione, parlò della difesa del Napoli. Un reparto che, lo scorso anno, si collocò al decimo posto per gol subiti (48) e che oggi si è trasformato nella seconda migliore difesa del campionato, con un solo gol in più incassato rispetto alla Juventus. Ma quel passato da dimenticare, che don Antonio cita, ha origini lontane. Il Napoli non registrava un numero così alto di vittorie ottenute senza subire reti dalla stagione 2021/22: 8 su 14 partite giocate e una percentuale del 57%. Nell’anno dello scudetto e nella stagione 2017/18, caratterizzata dal record di punti di Sarri, furono “solo” 5 i successi senza subire reti dopo le prime 14 gare. "Non ho mai visto squadre vincenti con difese che prendono tanti gol", aggiunse il coach salentino a Palazzo Reale. Un'affermazione che porta con sé il peso dell'esperienza, avendo vinto la Serie A per ben quattro volte, avvalendosi sempre della miglior difesa.
La faccia arrabbiata del Napoli
Ma le parole di Conte non sono frutto del caso, né di un mero esercizio retorico: dalla stagione 2011/12 e fino ad oggi, la serie A ha visto il trionfo della miglior difesa in 12 delle 13 edizioni, con una percentuale del 92%. È una metamorfosi anticipata e prevedibile quella del coach salentino, che ha trasformato il gioco della squadra da un possesso palla talvolta sterile a un approccio più diretto e incisivo con quella "faccia arrabbiata" che chiedeva dalla prima giornata. Nel campionato italiano nessuna squadra ha collezionato un numero maggiore di vittorie ottenute di misura rispetto al Napoli, che in questa singolare classifica si posiziona al primo posto, con un vantaggio di +2 sull’Inter e +3 sulla Juventus. Il 40% dei successi del Napoli - quattro su dieci - è arrivato con il punteggio di 1-0. Ma i 9 clean sheet stagionali, quarta volta nella storia del Napoli, segnano un altro record per gli azzurri: in Europa, solo la Juventus, a quota 10, ha fatto meglio. Un cambiamento significativo ha interessato anche il centrocampo.
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