Il mercato che non c'è. Nico Gonzalez e Douglas Luiz, chi li ha visti? L'interrogativo è diffuso nel mondo bianconero e viaggia di pari passo con l'inquietudine che serpeggia tra i tifosi della Juve perché due dei tre principali colpi del pirotecnico mercato estivo non hanno ancora inciso e non hanno fatto cambiare passo alla Signora e anche Koopmeiners non fa eccezione. Contrariamente alle attese, l'argentino e il brasiliano, per i quali sono stati investiti quasi 100 milioni, hanno aggiunto poco o nulla alla creatura che sta plasmando Thiago Motta tra le mille difficoltà generate nell'ultimo periodo dagli infortuni. Ecco, tra gli assenti - erano ben nove a Lecce domenica sera - figurano anche loro: Nico, costato 33 milioni tra prestito e obbligo di riscatto, si è fermato nella disgraziata notte di Lipsia pochi minuti dopo il grave infortunio occorso a Bremer («Sto bene, ora il peggio è passato e mi sto riprendendo piano piano» ha detto ieri Gleison), mentre Douglas, per il quale sono stati investiti 50,5 milioni, è sparito dai radar lo scorso 22 ottobre, quando un affaticamento muscolare l'ha costretto ad alzare bandiera bianca. L'orizzonte rimane incerto: per entrambi niente Bologna, bisogna navigare a vista; presumibilmente diventa difficile anche pensare a un rientro contro il Manchester City, così bisogna allungare lo sguardo alle sfide con Venezia in campionato e Cagliari in Coppa Italia. Le condizioni di entrambi, in ogni caso, restano monitorate quotidianamente tanto che non si possono escludere miglioramenti che potrebbero accelerare il percorso verso il rientro.
Juve, illusione Nico Gonzalez
E dire che, almeno per Nico Gonzalez, l'avventura in bianconero era iniziata sotto una buona stella: l'ex viola infatti aveva subito convinto all'esordio in Champions contro il Psv Eindhoven e non solo per il gol segnato. Impiegato da esterno destro, aveva lanciato segnali di intesa con Vlahovic, ieri parzialmente in gruppo e quindi verso il rientro con il Bologna (come pure Adzic), decisamente interessanti in prospettiva. È stata soltanto una illusione perché la corsa si è interrotta bruscamente a Lipsia con l'infortunio alla coscia destra: «lesione di basso grado del retto femorale» recitava la diagnosi, con la conseguenza di un'assenza stimata in un mese. I tempi invece si sono allungati e il periodo di indisponibilità è già raddoppiato, dopo che a inizio novembre l'ex viola, che stava provando a rientrare per il derby, ha accusato ancora dei problemi che l'hanno costretto a rinviare il ritorno in gruppo. Il suo bilancio stagionale quindi si riassume in sole 6 presenze per complessivi 307 minuti in campo.
Juve, l'ipotesi addio di Douglas Luiz
È andata addirittura peggio a Douglas Luiz, indicato al suo arrivo come il rinforzo che avrebbe dovuto far compiere il tanto atteso salto di qualità al centrocampo bianconero. Il brasiliano è sbarcato con un significativo bagaglio di 10 gol e 10 assist nell'ultima stagione con l'Aston Villa che hanno alzato sensibilmente le aspettative; le cose invece sono andate diversamente e il suo tempo in campo è stato di soli 312 minuti, distribuiti in nove presenze, durante i quali è stato decisivo al contrario causando due rigori consecutivi contro Lipsia e Cagliari. Douglas ha patito inizialmente un ritardo nella condizione fisica e successivamente una difficile collocazione tattica nello scacchiere bianconero (davanti alla difesa o sulla trequarti?) poi l'infortunio ha fatto il resto. Così i rumors di un suo (clamoroso) addio già a gennaio si sono già manifestati all'orizzonte. Succederà davvero? Intanto la Juve punta a ritrovare il mercato che ora non c'è.
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