La 'Gazzetta dello Sport' oggi in edicola fa il punto sul presente e sul futuro di Dusan Vlahovic, centravanti serbo pronto al rientro dopo l'infortunio che l'ha costretto ai box nelle ultime tre partite. Il calciatore classe 2000 è considerato indispensabile perché l'allenatore bianconero non ha alternative: Thiago Motta freme per il suo rientro, ha bisogno della sua presenza al centro dell'attacco a in questo momento non è al centro delle discussioni il suo futuro. Anche se a fine stagione - molto probabilmente - verrà messo sul mercato.
Vlahovic ha un contratto valido fino al 30 giugno 2026. A ottobre Cristiano Giuntoli ha incontrato il suo entourage per discutere di un prolungamento con cifre al ribasso, ma nessun accordo è stato trovato. L'ex Fiorentina guadagna 10.5 milioni di euro quest'anno, ne guadagnerà 12 il prossimo e non ha alcuna intenzione di decurtarsi lo stipendio. Dettagli che rendono pressoché impossibile un accordo.
Di Vlahovic ha recentemente parlato Pantaleo Corvino, dirigente del Lecce che lo portò in Italia quando era uomo mercato della Fiorentina: "Ogni tanto mi manda ancora una maglia, qualche messaggio, ma è giusto e normale così. Ero andato a vedere il Partizan per Milenkovic, ma quando fecero entrare ‘sto ragazzino me ne innamorai. Aveva fisicità, destrezza, una qualità insolita per un attaccante con quelle misure. E senso del gol. Chi sa segnare segna sempre. Agii d’anticipo, lo volevano in tanti. I genitori mantennero la parola e con lui riempii l’ultimo posto a disposizione per l’extracomunitario, naturalmente dopo averlo lasciato sei mesi in prestito per farlo diventare maggiorenne".