Senza Vlahovic che fatica fare gol
Tre partite in cui, complici le perduranti assenze di Milik e Nico Gonzalez e la mancanza di un’altra punta di ruolo, aveva dovuto inventarsi nella prima una sorta di 4-2-4-0 con una batteria di quattro trequartisti (Conceiçao, McKennie, Koopmeiners e Yildiz) e nessun centravanti, nelle altre due un Weah centravanti nel 4-2-3-1, suggestivo nel rimandare la mente a papà Big George, ma poco efficace. Il confronto numerico tra le partite con Vlahovic e quelle senza di lui è reso poco significativo dal fatto che si è trattato di tre trasferte, due delle quali - con tutto il rispetto per il Lecce - contro avversarie di alto livello come Milan e Aston Villa: però la media di 0,33 gol segnati (ovvero solo quello di Lecce) e 0,7 xgol creati stride comunque con gli 1,75 gol e gli 1,5 xgol delle 16 partite precedenti, con DV9 al centro dell’attacco.
E d’altra parte non potrebbe essere altrimenti visto che come detto il serbo al momento non ha alternative di ruolo e giocare senza una punta vera, al di là del suo valore, non può che spuntare ulteriormente la manovra offensiva di una squadra che in avanti peccava di incisività anche con Vlahovic. Ritrovare il serbo, però, è sicuramente il primo passo per risolvere quel problema, in attesa di recuperare anche gli altri infortunati, rivedere il miglior Koopmeiners e maturare una manovra più efficace in fase offensiva. Un primo passo che Motta potrà quasi certamente compiere sabato, per quanto la condizione di DV9 andrà valutata giorno per giorno, anche per capire se il tecnico potrà impiegarlo senza timori dal primo minuto o se sarà più prudente riservargli uno spezzone.
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