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Fagioli in uscita dalla Juventus: storia del predestinato che sorprende sempre, nel bene e nel male
items-center text-gray2 flex text-sm gap-1.5"> Gianluca Minchiotti
11 minuti fa
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Nicolò Fagioli è destinato a far discutere e dividere. Volto da bravo ragazzo di provincia, Fagioli si era presentato nel grande calcio con le stimmate del predestinato, fin da quando Massimiliano Allegri, sul finire della sua prima avventura alla Juventus, predisse per lui un grande futuro dopo averlo osservato durante la preparazione estiva. Sembrava roseo il futuro di Fagioli, e sembrava tutto scritto, fino al primo goal in Serie A segnato con la maglia della Juventus, a Lecce nella stagione 2022-23, e fino al completamento della prima annata da giocatore di Serie A, dopo il buon apprendistato nella Under 23 bianconera e con la maglia della Cremonese.
La prima sorpresa che cambia i piani e il futuro di Fagioli è lo shock della vicenda scommesse: improvvisamente la maschera del bravo ragazzo di provincia cade. Chi è Fagioli? Alcune risposte arrivano dal documentario "Fragile", prodotto da Juventus Creator Lab e visibile su Prime Video : la testimonianza diretta di Fagioli e quelle di chi gli stava vicino, colleghi e familiari sul baratro della ludopatia e sulle sue conseguenze. Per chi è fuori dal mondo del calcio, per i tifosi, per i ragazzi che amano il calcio, cade il velo: dietro all'immagine dei calciatori, anche di quelli con il volto da bravo ragazzo, ci sono degli uomini. Con tutti i loro errori e loro demoni.
E poi cosa succede? La squalifica finisce, Fagioli viene premiato addirittura con una convocazione in Nazionale per gli Europei, dove fallisce con tutti gli Azzurri (né più né meno di altri), e quindi riparte per la nuova stagione, quella della rinascita. Nella nuova Juventus, nel nuovo ciclo che nasce, cosa c'è di meglio di un talentuoso classe 2001 italiano, oltretutto cresciuto in casa? Un giovane, oltretutto, temprato e fortificato da una vicenda personale così dolorosa.
Fagioli parte bene, con una prestazione sontuosa nella vittoria per 3-2 conquistata dalla Juventus sul campo del Lipsia in Champions League in dieci contro undici. E' la miglior partita della carriera di Fagioli, per sua stessa ammissione. Arrivano anche gli applausi di Thiago Motta, che a quel punto gli chiede continuità. Fagioli è tornato, la strada del predestinato è di nuovo tracciata. Così sembra, ancora una volta.
E invece no, anche in questa occasione, perché il destino di Fagioli sembra essersi legato a doppio filo alla parola "sorpresa". Da Lipsia in poi Fagioli esce dai radar di Motta, gioca poco e male nella Juventus e in Nazionale. Sia il suo allenatore nel club che Luciano Spalletti gli preferiscono Manuel Locatelli. Alla Juventus Fagioli diventa l'ultimo nelle rotazioni. Atteggiamento sbagliato? Consegne in campo non rispettate? Un calo nell'autostima? Un semplice calo di forma, come avviene a tanti calciatori? Le ipotesi sono tante e si condensano in una notizia: Fagioli è sul mercato e a gennaio può partire. Il club ha bisogno di intervenire sul mercato in entrata e fra i sacrificabili c'è proprio il numero 21, dal quale si può ricavare una plusvalenza anche importante.
E forse ora il desiderio anche di cambiare aria è anche quello dello stesso Fagioli, il campioncino fragile, il predestinato che sorprende sempre, nel bene e nel male.
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