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Buffon e gli allenatori: "Conte ci ha rinfrescato la juventinità persa. Lippi mi disse che sarei stato massacrato. Allegri..."

19 minuti fa

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Gigi Buffon, portiere e bandiera della Juventus e della Nazionale ha parlato, nella sua lunga intervista concessa a Juventibus, del rapporto che ha avuto con i suoi allenatori scegliendo il suo preferito, Antonio Conte, e raccontando due aneddoti divertenti su Marcello Lippi e Massimiliano Allegri".

LIPPI - "Questo fece Lippi, mi disse: “Verrai alla Juve, al primo errore sarai massacrato, non ti preoccupare è il percorso”. Diventa fondamentale la credibilità della persona con cui parli, come Lippi ce n’erano pochi".

ALLENATORI PREFERITI - "Tendi a preferire quelli con cui hai vinto ovviamente. Conte per me è qualcosa di speciale, prima il mio capitano alla Juve e poi allenatore. La persona che ha saputo rinfrescare in me cosa significasse rappresentare la Juve, una cosa anche avevamo perso e il suo arrivo ha significato questo. Mi ha fatto tornare cattiveria e voglia di primeggiare che si era fermato. Ti spinge fino al limite, limite che non pensavi di avere. Grazie a lui, ha dato senso alla mia scelta di restare alla Juve in Serie B. Nell mia testa c'era di rivivincere almeno uno scudetto. Poi c'è Lippi, oltre la Juve abbiamo condiviso l'esperienza più importante per un giocatore che è la vittoria di un Mondiale".

SCUDETTO DOPO SASSUOLO - "Sì il 5 maggio ci credevo l'1%. L'anno in cui svoltammo con il Sassuolo avevo la percezione che se avessimo trovato la chiave giusta per rendere al meglio si sarebbe potuti arrivare a giocarcelo, non a vincerlo in carrozza come è successo. Grande merito del mister, era il secondo anno di Allegri, era ancora un pochino inviso dalla tifoseria e quell'inizio poteva mandarlo in confusione, come ha dimostrato sempre quando c'è più pressione riesce a tenere la freddezza necessaria".

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