Senza Vlahovic la Juventus segna un gol ogni 138 minuti. Meno di uno ogni tre tempi
05/12 19:10 Il ritorno di Vlahovic è chiaramente un segnale positivo per la Juventus. Perché finalmente Thiago Motta ha un attaccante che può fare reparto e, soprattutto, segnare. Perché non è un qualcosa di secondario nel club bianconero che ha dovuto fare a meno del suo numero nove finora per 415 minuti in stagione, andando in rete solamente tre volte: due con Yildiz contro Inter e Torino, una con il tiro deviato di Cambiaso contro il Lecce, salvo poi non riuscire a proteggere adeguatamente la porta di Di Gregorio negli ultimi minuti, facendosi riacciuffare sull'1-1 e allontanandosi dalla vetta della classifica.
È chiaro che solo con un centravanti c'è la possibilità di rimanere nei primi posti della classifica. La Juve non ha ancora perso in campionato - e solamente una, contro lo Stoccarda, in Champions - ma è incappata in troppi pareggi per sperare di arrivare al primo posto della classifica. Il problema è che le altre stanno correndo e il rischio è perdere contatto con l'obiettivo minimo, cioè il quarto posto.
Vlahovic, volenti o nolenti, è l'unico insostituibile e imprescindibile tra le fila bianconere. Non c'è nessuno che ne può prendere il posto se non Milik, ancora fermo ai box da giugno scorso. Una soluzione non è troppo demandabile, anche se Giuntoli per ora cerca (solo) difensori.|Altre notizie Serie A| |