Per il quarto anno consecutivo, il **Napoli** saluta la Coppa Italia agli ottavi di finale. Questa volta - dopo Fiorentina, Cremonese e Frosinone - ci pensa la **Lazio** a estromettere i partenopei in questo turno della competizione al termine di una gara condotta e conquistata dai padroni di casa senza particolari problemi. Blindata a doppia mandata nei primi 50 minuti e poi agevolmente amministrata. A decidere la sfida andata in scena all'Olimpico di Roma la prima tripletta con la maglia biancoceleste di Tijjani Noslin, calciatore schierato centravanti al posto di Castellanos e per distacco migliore in campo.
Sette cambi di formazione per Marco Baroni rispetto alla squadra scesa in campo nell'ultimo turno di campionato. Addirittura undici per Antonio Conte che, pur di lasciar riposare tutti i calciatori che hanno giocato a Torino domenica scorsa e torneranno in campo tra tre giorni dal primo minuto (sempre contro la Lazio), ha schierato Zerbin terzino destro e ha cambiato modulo passando dal 4-3-3 a un più spregiudicato 4-2-3-1.
Contro un Napoli super sperimentale, la Lazio è quasi naturalmente scesa meglio in campo. Ha subito preso il possesso del pallone e del gioco e poco dopo il ventesimo s'è conquistata la prima grande occasione del match guadagnandosi un rigore grazie a un ottimo movimento in profondità di Pedro fermato fallosamente in area da Caprile. Il penalty è stato fallito da Zaccagni. O meglio, intercettato dal portiere del Napoli. Ma la squadra di casa anche dopo l'errore dagli undici metri ha continuato a macinare gioco e dopo la mezz'ora ha trovato il gol del vantaggio: sugli sviluppi di un corner calciato da Tchaouna, perfetta sponda di Gigot e colpo di testa vincente di Noslin che da due passi dalla linea di porta e senza alcuna marcatura non poteva sbagliare.
Subito il gol dello svantaggio, il Napoli ha avuto il merito di reagire immediatamente. L'ha fatto con Neres e Simeone, in generale i migliori del Napoli questa sera all'Olimpico. Il gol del momentaneo 1-1, maturato al 36esimo, è figlio di una conclusione del brasiliano dopo una palla recuperata nella trequarti avversaria e di una zampata vincente di Simeone, bravo dopo la respinta di Mandas ad anticipare Patric.
Purtroppo per il Napoli, però, s'è trattato solo di un fuoco di paglia. Perché è vero che sul finire della prima frazione il centravanti argentino ha avuto un'altra buona occasione a disposizione, ma prima e dopo sulla squadra di Conte s'è abbattuta la furia di Noslin che a cavallo delle due frazioni ha praticamente chiuso la partita. Al 41esimo l'olandese ha sfruttato una giocata sull'asse Hysaj-Zaccagni e un tacco illuminante di Pedro per battere Caprile con la freddezza di un vero numero nove. Poi, al 50esimo, l'ex Hellas Verona s'è mosso bene alle spalle di Spinazzola e ha sfruttato nel migliore dei modi un cross ben calibrato di Zaccagni.
Realizzato il terzo gol, la Lazio ha abbassato il ritmo del match e pensato quasi unicamente a gestire il 3-1. Idea saggia, anche perché dall'altro lato il Napoli non ha mai dato l'impressione di poter rientrare in partita. Antonio Conte ha gettato nella mischia qualche titolare quando ormai era troppo tardi e la partita dal 50esimo al triplice fischio è scivolata via senza troppi sussulti. Va avanti la Lazio, meritatamente: tra tredici giorni scoprirà se a febbraio nella gara valida per i quarti di finale sfiderà l'Inter o l'Udinese.