L’ Inter farà un simbolico giro del mondo tra Argentina, Messico e Giappone, confrontandosi con culture calcistiche differenti e squadra abituate a giocare nel periodo dell’anno in cui le europee, di solito, riposano. Lo spauracchio di Inzaghi nella prima fase del nuovissimo Mondiale per Club, in programma dal 15 giugno al 13 luglio negli Stati Uniti, è il temibile River Plate, comunque l’unica sudamericana della prima fascia a non aver vinto la Libertadores negli ultimi quattro anni. La Juve esplorerà invece l’universo patinato degli sceicchi e si farà trasportare dai venti del deserto, prendendo di nuovo un tè con il City di al-Mubarak, sperando che le tormente di sabbia non lo portino tra le braccia del Real Madrid subito dopo la prima fase.
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Il debutto dei nerazzurri sarà con i messicani del Monterrey, guidati da Demichelis, l’ex difensore del Bayern che i tifosi nerazzurri ricordano perché immortalato in quella famosa “sterzata” di Milito nell’azione del 2-0 della finale di Champions del 2010. Nel secondo turno i campioni d’Italia sfideranno i giapponesi dell’Urawa Red Diamonds, campioni d’Asia nel 2022, trascinati dal centravanti brasiliano Thiago Santos Santana. Nella terza giornata della fase a gironi il confronto ad alta quota con “los Millonarios” di Gallardo. «Il gruppo è tosto, ma noi faremo di tutto per arrivare fino in fondo. La stanchezza? Faremo sicuramente un lavoro per prevenire gli infortuni dopo una stagione lunga e complessa», le parole del vicepresidente dell’Inter, Zanetti. Decisamente più tosto il cammino della Juve. Le due italiane erano in seconda fascia, con l’Inter però agevolata dal ranking: sapeva che non avrebbe pescato nessuna europea. Tra i gruppi in cui c’erano già Bayern, Real, Psg e City la mano dell’ex calciatore peruviano Teofilo Cubillas ha posizionato la Signora in quello di Guardiola. Motta dovrà arrivare a quell’appuntamento possibilmente con la qualificazione già in tasca: al debutto con i campioni d’Asia in carica dell’Al-Ain seguirà la sfida ai marocchini del Wydad Casablanca, vincitori della loro Champions nel 2022. Il possibile incrocio degli ottavi è però da brividi: il girone dei bianconeri si incrocia con quello del Real Madrid, abbinato a sua volta con i messicani del Pachuca, gli austriaci del Salisburgo e l’Al-Hilal di Neymar, Koulibaly, Milinkovic-Savic, Cancelo e Mitrovic, squadra ricca di stelle che a un certo punto del sorteggio poteva finire con Thiago e invece si è ritrovata con Ancelotti. «Siamo felici di affrontare i migliori club del mondo, ci dà visibilità e prestigio», ha detto il dirigente che nella Juve si occupa di ricavi e relazioni istituzionali, Calvo. «Il City è tra le favorite. La manifestazione? Stupenda» ha aggiunto Lichtsteiner, anche a lui a Miami in qualità di leggenda bianconera.
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