Plusvalenze, sarà lunga...
Sarà lungo, lunghissimo l’iter processuale nato dall’inchiesta Prisma sui bilanci della Juventus in epoca Covid. Era prevedibile e, puntualmente, se n’è ottenuta conferma ieri nella prima udienza preliminare a Roma: circa 200 le richieste per costituirsi “parte civile” nei confronti degli ex dirigenti del club bianconero. Al di là dell’ovvia presenza della Consob (la Juventus è quotata in Borsa e proprio sulle comunicazioni e le iscrizioni a bilancio nei termini borsistici ruotano molti dei capi d’accusa), si sono presentati azionisti, associazioni dei consumatori e fondi di investimento. Tutte le richieste dovranno ora essere vagliate dal gup Anna Maria Gavoni prima della prossima udienza fissata per il 27 gennaio. Ricordiamo che il processo si svolge a Roma perché la Corte di cassazione aveva dichiarato incompetente la Procura della Repubblica di Torino (che aveva già svolto tutta l’indagine ricorrendo a un imponente schieramento di uomini, mezzi e risorse) e stabilì il trasferimento degli atti a Roma.
Sotto la lente gli stipendi durante il Covid
I pm di Piazzale Clodio, Lorenzo Del Giudice, Giorgio Orano e Giuseppe Cascini, hanno esaminato tutte le carte e disposto la richiesta di rinvio a giudizio per accuse che vanno dall’aggiotaggio all’ostacolo alla vigilanza e alle false fatturazioni. Sotto la lente, in particolare, le manovre sugli stipendi dei calciatori durante la pandemia Covid con riferimento ai bilanci2019/2020 e 2020/2021. Gli indagati sono una decina tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vice Pavel Nedved, Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene. Ma perché proprio Roma e non, invece, Milano dove ha sede la Borsa e come aveva chiesto la stessa Juventus? Perché, secondo la Cassazione (sezione quinta) Roma «è il luogo in cui si trova il data server nel quale il “comunicato stampa, emesso dalla Juventus FC Spa, il 20 settembre 2020 è arrivato alle 18,43 per essere stoccato e reso eff ettivamente accessibile al pubblico attraverso connessione da remoto al sito internet”. Sì, sarà un percorso lungo, lunghissimo.
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