A La Stampa: «Se investire 100 milioni fosse garanzia di successo, li metterei. Ne ho già messi 72 di tasca mia».
Cairo: «Non scommetterei sulla mia presenza al Torino anche l’anno prossimo»
Mg Milano 12/07/2022 - Presentazione Palinsesti La7 / foto Matteo Gribaudi/Image nella foto: Urbano Cairo
Urbano Cairo ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Stampa in merito al suo futuro come presidente del Torino.
Cairo: «Non scommetterei sulla mia presenza al Torino anche l’anno prossimo»
«Se mi chiedessero di scommettere un euro sulla mia presenza qui anche tra dodici mesi, non lo scommetterei».
«Se investire 100 milioni fosse garanzia di successo, li metterei. Ne ho già messi 72 di tasca mia, Pianelli ha vinto lo scudetto con 5 miliardi, dodici milioni di ora. E quando sono arrivato, ho fatto un aumento di capitale da dieci milioni», riflette Cairo.
E aggiunge:
«Il Bologna ci è arrivato davanti cinque volte, ma sette è rimasto dietro con Saputo che ha investito 300 milioni. E Berlusconi ha vinto la maggior parte dei suoi titoli all’inizio della lunga presidenza: 16 dall’86 al ’94, tredici dal ’94 al 2017. Il calcio, il suo sistema, la sua sostenibilità sono temi che hanno avuto, e hanno, un impatto diverso, molto, negli ultimi tempi, l’avvento dei diritti televisivi ha fatto saltare il banco…».
Il presidente granata: «Chi mi contesta, in cuor suo, sa che se lasciassi, mi rimpiangerebbe»
Cairo durante un evento a Milano:
«Se arriva uno che è più bravo e ricco di me, allora io cedo. Perché poi da tifoso del Toro sarò contento di vedere le meraviglie che farà questo signore ricco e bravo. Non si è ancora fatto vivo nessuno, magari lo farà… Altrimenti vado avanti. Io devo competere fatturando 100 milioni di euro con chi ne fattura 400-500. Non è facile. Questi poi sono contestatori che in cuor loro sanno se lasciassi il Toro, magari mi rimpiangerebbero».