Il sorriso di Thiago Motta era un po' più largo e il respiro certamente più regolare: Dusan Vlahovic è tornato. E a prescindere da come la si pensi sull'attaccante serbo, il fatto che sia una necessità per questa Juventus è raccontato dai numeri. Il primo: nelle tre partite senza il nove in campo, i bianconeri hanno totalizzato appena una rete, per di più su deviazione decisiva; il secondo: con DV9 in campo, la media gol passa da 0.33 (senza Dusan) a 1.51. E' un'altra musica. Per questo Motta non ha dubbi, né vuole finire per perdersi nelle valutazioni e nelle attese. Vlahovic ha dimostrato che sì, sta bene. Allora parte dall'inizio.
IL PRESENTE - Ad affiancarlo sarà ancora una volta Teun Koopmeiners, mentre sugli esterni Kenan Yildiz potrebbe avere un turno di riposo, con la scelta dell'allenatore pronta a propendere sul guizzo di Conceicao e sulla corsa di Weah. Tutto legittimo, ma non per questo privo di rischi. Se dovesse mettersi male la partita dello Stadium, per la Juventus potrebbe ufficialmente aprirsi la prima crisi di risultati. Solo una vittoria nelle ultime 5 partite, dal rientro dalla sosta sono arrivati esclusivamente pareggi. C'è poco altro da dire, se non che Vlahovic stia per tornare nell'attimo più delicato dell'esperienza di Motta alla guida della Juventus.
LA FRECCIATA DI VLAHOVIC A THIAGO MOTTA
IL RAPPORTO - Dovrà trarlo perciò anche in soccorso, Dusan**. E dopo le settimane pure più burrascose del loro rapporto**, che hanno fatto seguito alle parole della punta dal ritiro della Serbia sulla differenza di vedute tra il suo CT e il tecnico del club, i due ripartono insieme, provando ad allontanare i cattivi pensieri. Thiago aveva ammesso di avergli parlato, poi il confronto è stato inghiottito dai tempi di recupero dell'attaccante. Tornato tre partite più tardi e pronto a riprendersi il ruolo di perno centrale dell'intera squadra. Ancora una volta. E - forse - ancora per un po'.
MOTTA RISPONDE A VLAHOVIC
L'INCONTRO - Sì, perché Dusan resta con il futuro in bilico e a gennaio non è messo in discussione soltanto perché la Juventus avrà altre priorità e tutte concentrate in difesa, oltre al colpo offensivo che dipenderà però quasi tutto da Milik. Da giugno? Si aprono scenari. Il rinnovo è in una fase di stallo profonda, non ci si trova sulle basi e per questo rischia di non esserci un accordo. Quantomeno a stretto giro. In questi giorni può arrivare l'incontro con l'agente, ufficialmente datato poco prima di Natale. Sotto l'albero, il rischio più concreto è che Vlahovic non trovi la certezza di proseguire in bianconero. Anche per questo le antenne saranno dritte sin da subito, e da tutte le parti in causa. Prezzo di partenza? Importante non fare minusvalenza: dai 40 milioni in su, ci si potrebbe sedere ad ascoltare.
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