L’anamnesi è nelle minuziose sessioni video con cui in settimana, insieme al suo staff, scandaglia ogni dettaglio della partita precedente. Così si prodiga il dottor Motta per curare l’anemia di gol della sua Juventus. Che non ha ancora lo status a tutto tondo di paziente, ma che rischia di acquisirlo, qualora il fastidio diventi dolore. Tradotto: qualora la tendenza si trasformi in conclamata carenza di reti. I bianconeri hanno il sesto attacco della Serie A, sono ottavi per gol attesi (gli ormai famosi xG), calciano in porta meno di Como, Cagliari e Parma. La terapia è nelle maniacali esercitazioni di sviluppo della manovra tra le segrete mura della Continassa, con cui il tecnico italo-brasiliano non sconfessa – esaspera semmai – il proprio credo calcistico. Ma anche nella medicina assicurata, di partita in partita, dai rientri, dopo aver toccato il fondo con le nove assenze totali patite nella recente trasferta di Lecce.
Torna Vlahovic. Ma non solo
Il ritorno più atteso, naturalmente, è quello di Dus an Vlahovic. Vuoi per il peso specifico del serbo in campo (e a bilancio, dato che lo stipendio dovrebbe riflettere l’incidenza del giocatore sul rettangolo verde) e vuoi per la carenza di alternative nel ruolo di terminale offensivo. «Siamo contenti del suo rientro - le parole di Thiago Motta, ieri, nella conferenza alla vigilia della sfida al suo passato, ovvero il Bologna -. Come sempre quando rientra qualcuno, d’altronde. E questo, nell’occasione, vale anche Savona e Adzic». La punta – ferma dall’ultima sosta per le Nazionali, quando aveva avvertito un fastidio muscolare con la Serbia – non è certo estranea a critiche in tema di finalizzazione, ma è per distacco il capocannoniere della squadra con 9 centri in 16 partite tra tutte le competizioni. La Juventus, senza di lui, ha segnato un solo gol nelle ultime tre uscite, per di più con l’evidente complicità della difesa del Lecce, in occasione dell’illusoria rete di Cambiaso al Via del Mare. Al punto che la media-gol, in assenza di DV9, è precipitata da 1,75 delle prime sedici gare a 0,3 delle ultime tre.
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