Torino, due gol fatti in 43 giorni. Vanoli: "Manca l'alchimia tra Adams e Sanabria"
08/12 07:15 Non avrebbe firmato per un pareggio alla vigilia, alla fine il suo Toro torna da Genova con un punto e con uno 0-0 che sembrava scritto. Paolo Vanoli riesce ad evitare una sconfitta che sarebbe stata pesantissima in chiave di classifica e posizione personale, anche se la parola “crisi” continua ad essere inevitabilmente accostata alla sua squadra. Il punticino di Marassi è soltanto il quinto sui 30 disponibili nelle ultime dieci partite, l’appuntamento con la vittoria è ancora rimandato e adesso non riesce a trovarla da un mese e mezzo. Al di là dei risultati, praticamente disastrosi, e delle prestazioni, in leggera crescita nelle ultime settimane, ciò che preoccupa è la pochezza della fase offensiva di questo Toro. Negli ultimi 43 giorni, dal 25 ottobre al 7 dicembre, sono arrivati la miseria di due gol in sette partite. Uno porta la firma di Njie, l’altro di Masina, ma entrambi hanno un aspetto di base: non sono arrivati su azione costruita. Il giovane svedese ha sfruttato uno svarione incredibile di Braunoder del Como, il difensore ha saltato più in alto di tutti su corner. Così, per ritrovare un gol “pulito”, bisogna tornare ancora più indietro, al 20 ottobre, nella sconfitta in Sardegna contro il Cagliari, con la botta di Linetty dalla distanza.
Se non altro la squadra di Vanoli sta migliorando nel pacchetto arretrato, anche perché finalmente il tecnico non ruota più i suoi centrali ma è alla quarta gara di fila con Walukiewicz-Coco-Masina. “A livello tattico abbiamo fatto una buona partita, abbiamo trovato stabilità a livello difensivo e una certa quadratura” ha ammesso l’allenatore sulla fase di non possesso. In attacco, invece, si fa ancora una fatica terribile a creare pericoli: “Dobbiamo migliorare trovando altre soluzioni offensive con le punte, manca ancora l'alchimia tra le punte” la riflessione di Vanoli sul tandem Sanabria-Adams. Entrambi, però, hanno bisogno di una scossa: il paraguaiano è a secco dal 20 ottobre, lo scozzese addirittura dal 29 settembre. E se l’ex Southampton è ancora oggi il capocannoniere della squadra a quota tre (più uno in Coppa Italia), al pari di Zapata che però è fermo ai box ormai da due mesi abbondanti e ne avrà fino al termine della stagione, allora significa che i problemi del Toro sono davvero gravi.|