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Juve, sei dentro una tempesta perfetta. Ma Motta cambi qualcosa

Dopo quattordici minuti di partita si ha la rappresentazione plastica di cosa stia capitando alla Juventus in questo momento: esce Cambiaso, il miglior giocatore bianconero ed entra Rouhi, uno che non doveva essere lì, perché nei piani originali era un’aggregato del ritiro estivo, per poi disputare la sua stagione in Serie C, con la Next Gen. Invece, con quella di ieri, è alla quinta, necessaria, presenza. La Juventus è perseguitata da una sfiga fantozziana che evidenzia in modo crudo e crudele i limiti della rosa e una certa confusione dell’allenatore. Quando questa tempesta perfetta smetterà di sballottarla e la squadra sarà tornata in bolla, potremo esprimere un giudizio adeguato e coerente con la realtà. Tuttavia, restano dei dubbi che travalicano le circostanze attenuanti e che sarebbe meglio fossero fin da ora oggetto di riflessione da parte di Thiago Motta e della dirigenza.

La scelta su Thuram e le assenze

Il tecnico, per esempio, ha rinunciato con troppa leggerezza all’energia calcistica e ai polmoni da corsa di Khéphren Thuram, soprattutto alla luce dell’inconsistenza calcistica e caratteriale di Fagioli, oltretutto sapendo che sarebbe stata burrascosa a centrocampo. Ma non può essere la sola assenza del giovane Thuram a giustificare la collettiva cedevolezza d’atteggiamento, fin dal primo minuto. D’accordo, il numero di infortunati, di convalescenti e rientranti non consente di forza i ritmi degli allenamenti (gli manca di perderne altri al povero Motta!) e così compromette la brillantezza atletica della squadra, già logorata dalla mancanza di turnover. Però proprio la situazione critica avrebbe dovuto ispirare un piglio agonistico più appuntito e una concentrazione diversa alla Juventus (e non al Bologna, a lungo padrone della partita!). L’atteggiamento giusto, la Juventus, lo ha trovato solo negli ultimi venti minuti e questo, non solo non è sufficiente - come ha fatto notare autocriticamente Koopmeiners - ma evidenzia qualche pecca nella preparazione psicologica della partita.

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