GENOVA - In ordine di tempo, la prima notizia è che Urbano Cairo si è presentato a sorpresa a Marassi: contestato, contestatissimo come sempre (e sarebbe stato lo stesso anche in sua assenza, ovviamente: i quasi 2 mila tifosi granata presenti nel settore ospite si sono fatti ripetutamente sentire). La seconda notizia è che però il suo nome è risuonato in modo stentoreo anche a Torino, allo Stadium, durante il primo tempo di Juventus-Bologna, oltre un’ora dopo la fine della partita di Genova. La curva Scirea a un certo punto si è messa a intonare un canto tipico di queste ultime settimane dei tifosi granata ("Urbano Cairo vattene…", eccetera eccetera), ribaltandolo nel concetto: "Urbano Cairo dai non vendere, resta qui, resta qui…". Poi, evidentemente non contenti, un altro coro ancora: "Resta a Torino, Urbano resta a Torino". Manco a dirlo, poco dopo il Bologna sarebbe passato in vantaggio: tu pensa le coincidenze.
Cairo irriso dai tifosi della Juve
Non deve stupire: mai gli juventini hanno avuto un presidente granata tanto generoso nei derby, 24 sconfitte del Toro in 31 incontri, 6 pareggi e una sola vittoria. Roba da tenerselo stretto, in effetti. Pro memoria: nel finale del derby giocato dal Toro a inizio novembre (e naturalmente perso), quella stessa curva Scirea aveva intonato un altro coro irridente, "salta con noi, Urbano Cairo salta con noi". Tant’è. Tornando invece a Marassi, anche ieri si è potuta apprezzare l’amicizia storica tra le tifoserie granata e genoana, unite da un antico gemellaggio e prodighe di vicendevoli cori di sostegno: bellissimo.
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