TORINO - Non ha segnato, al rientro dopo aver saltato per infortunio tre partite tra campionato e Champions, ma comunque Dusan Vlahovic ha lasciato il segno nella sfida tra Juventus e Bologna. Suo l’assist per lo straordinario gol di Samuel Mbangula che, nei minuti di recupero, ha fissato il risultato sul 2-2. Sua anche una delle azioni più pericolose nell’area avversaria quando Koopmeiners gli offre un’invitante palla in area e il serbo calcia al volo trovando il riflesso di Skorupski che la respinge con il piede. Poi, nell’arco dei 90 minuti, ci sono anche tanti momenti bui, in cui il numero 9 bianconero è sembrato avulso dal gioco, si è innervosito oltre misura, incespicando palla al piede e sbagliando tanti controlli. Situazioni che sono un po’ una costante nella sua discontinuità, tuttavia il ritorno dell’attaccante serbo ha il pregio di aver ridato alla Juventus un impulso offensivo. In sua assenza la squadra aveva segnato appena un gol, Cambiaso a Lecce con un tiro deviato da Gaspar, creando poco o nulla nelle aree avversarie, con lui di nuovo in campo ecco le reti di Koopmeiners e di Mbangula contro il Bologna.
Attacco Juve senza alternative: Motta non può fare a meno di Vlahovic
Vlahovic, volenti o nolenti, è l’unico insostituibile e imprescindibile tra le fila bianconere perché è l’unico attaccante di ruolo. Thiago Motta, senza Milik, altro numero 9, e Nico Gonzalez, che si può adattare, ha alternato diversi giocatori (da Weah a Koopmeiners e McKennie) al centro dell’attacco, senza tuttavia trovare l’alter ego di DV9, capace di fare reparto e di pungere.
Che poi da Vlahovic ci si aspetti di più, questo è un altro discorso: con un ingaggio da 12 milioni a stagione, il più alto della Serie A e il settimo in Europa, è normale che il serbo venga considerato un top player e che i tifosi abbiano nei suoi confronti le stesse aspettative che si hanno, per esempio, per la stella del Manchester City Erling Haaland (12,6 milioni di stipendio), il campione del Bayern Monaco Harry Kane (13,3 milioni) o il fuoriclasse del Real Madrid Kylian Mbappé (15 milioni).
Gente che ha già raggiunto i 18-20 gol stagionali, se si esclude il francese, fermo a 11, perché sta un po’ faticando alla sua prima stagione a Madrid. Vlahovic è a quota 9 tra campionato e Champions, soltanto quinto nella classifica marcatori della Serie A, superato da bomber come Mateo Retegui, Marcus Thuram, Moise Kean e Ademola Lookman, che guadagnano tra la metà e un quinto del suo stipendio.
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