"Andiamo avanti” e “le scissioni non hanno alcun senso politico”. Un messaggio al comico fondatore e ai grillini: “Nessun timore” di battaglie legali. “Noi siamo una comunità che ha deciso di mettersi in discussione e che non ha tagliato le antiche radici, radici che hanno dato buoni frutti”. Così il presidente del M5S **Giuseppe Conte** in un video sui social dopo l’esito della votazione dell’assemblea 5s [che ha deciso l’abolizione del garante Beppe Grillo](https://www.repubblica.it/politica/2024/12/09/news/grillo_sconfitto_voto_m5s_conte-423861918/?ref=RHLM-BG-P11-S1-T1).
“Questa è la casa di tutti, anche di chi aveva una proposta diversa o non ha partecipato a questo processo costituente”, precisa. “Abbiamo bisogno di chi la pensa diversamente”, aggiunge.
L’attacco: "Non è più l'epoca delle cacciate e delle espulsioni con un ps, della decisione padronale, con una sfilza di espulsioni a tappeto”.
"Sorpreso e deluso dalla reazione del nostro garante”. Invece, “sarebbe stato bello averlo al nostro fianco, ma purtroppo si è messo ai margini”.
Sul doppio mandato "la comunità ha scelto la revisione della regola. C'è necessità di competere ad armi pari con gli altri partiti. Non introdurremo il carrierismo". Poi cita Enrico Berlinguer. "Contrasteremo la degenerazione partitica, quella di cui parlava Berlinguer, quella era la questione morale".
Sul futuro del movimento dilaniato dalle polemiche: "Non vedo le ragioni politiche che possano motivare una scissione. La si fa per realizzare un movimento basato sull'autocrazia, respingendo la democrazia che trovate qui dentro i cinquestelle?".
Infine il passaggio più duro verso Grillo. "Qualcuno parla di tribunali, ma abbiamo adottato tutte le cautele del caso. Abbiamo studiato per tempo tutte le conseguenze. Non abbiamo nessun timore”. “Nella carriera precedente ero un avvocato, – continua – ma adesso faccio il politico. Con un team di avvocati, da quando ci siamo insediati, abbiamo spiegato a chi ha tentato di danneggiarci che è un grave danno all'azione del M5s. E chi l'ha fatto ha pagato le conseguenze. Chi si azzarda a intralciate il M5s troverà una solida barriera legale: pagherà gli avvocati, anche i nostri, la lite temeraria, e anche i danni. Questa comunità non può prestarsi a intenti distruttivi".
Non manca una stilettata nei confronti di Davide Casaleggio. “Questa piattaforma non è Rousseau”, dice Conte parlando del sistema usato per il voto nella costituente.