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Juve, la svolta di Koopmeiners: ecco cosa è cambiato

Prove di vero Koop. E se la stagione dell’olandese fosse davvero svoltata al minuto 62 della gara col Bologna? È l’auspicio diffuso nel mondo bianconero, dopo che Teun ha trovato il primo gol con la maglia della Juve. L’ha cercato, l’ha sfiorato più volte (con il Lille e nel derby) e finalmente l’ha trovato: ora può iniziare davvero una storia tutta nuova. Lo spera il popolo juventino, che non aspettava altro di esultare per la prima prodezza del centrocampista arrivato dall’Atalanta. D’altra parte, Koopmeiners è stato l’uomo dei sogni di mezza estate, l’acquisto più oneroso del pirotecnico del mercato estivo orchestrato dal direttore tecnico, Cristiano Giuntoli. Il suo innesto è stato fortemente voluto, tanto che la Continassa ha portato avanti un lungo braccio di ferro con la Dea, conclusosi positivamente soltanto sul gong della finestra di trattative. L’inserimento però è stato più lento del previsto, complice un’estate difficile per via prima dell’infortunio muscolare che l’ha costretto a saltare gli Europei e poi delle lungaggini della trattativa che l’ha portato a Torino. È quindi servito del tempo per alzare i giri del motore e ritrovare la condizione ma la sua crescita ha subito ancora una frenata a causa della frattura alla costola che l’ha costretto ai margini per quasi tutto il mese di ottobre. Dal rientro in campo nel finale della gara con il Parma, però, il numero 8 è diventato insostituibile: sette gare consecutive, tutte da titolare e tutte giocate per intero. Per Thiago, insomma, l’olandese non si discute anche quando, come nell’ultimo periodo, non riesce a esprimersi a dovere e a fare la differenza. «Koop ha sempre fatto bene da quando è arrivato, è un ragazzo speciale, siamo fortunati ad averlo con noi» è stata la carezza del tecnico dopo la rete al Bologna.

Svolta Koopmeiners, cosa è cambiato

Un gol cambia la vita? Può essere; di certo è stato una liberazione visto che il confronto con il passato era ormai d’attualità: l’olandese infatti si è presentato alla Continassa con una dote di 15 gol e 7 assist confezionati in 51 partite con l’Atalanta nella scorsa stagione. Logico che si notasse la differenza, logico che si cercassero i motivi delle difficoltà a essere incisivo e decisivo come in passato e sotto la lente è finita la sua posizione in campo. A inizio stagione, Thiago l’ha utilizzato nel 4-1-4-1 come mezzala nella linea a quattro alle spalle di Vlahovic, poi ha virato sul 4-2-3-1, liberandone la creatività con maggiori spazi e maggiore possibilità di svariare, cercare il pallone e inventare. L’impressione è che Koopmeiners sia maggiormente a proprio agio in “versione Atalanta”, ovvero partendo più lontano dall’area avversaria, agendo quasi da mezzala come ha fatto in alcune porzioni delle ultime partite, per cercare l’inserimento e scatenare i cavalli del suo motore. «Mi piace giocare sia basso che alto. Quando impostiamo voglio abbassarmi e quando attacchiamo voglio stare vicino a Vlahovic e fare gol e assist» assicura Teun. Il lavoro di ricerca potrebbe non essere ancora concluso, anche perché Thiago, con la sua capacità di “vedere” cose innovative, può sempre sorprendere. Una cosa è certa: alla Juve serve Koopmeiners in modalità RoboKoop, già da domani sera contro il City. Il gol al Bologna avrà portato alla svolta?

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