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Elkann, il discorso a Motta e ai giocatori Juve: concetto unico e chiaro

La situazione non è grave, ma è seria. Perché ci sono risultati sportivi che sarebbe auspicabile non veder preclusi già al giro di boa della stagione, ma – soprattutto – ci sono traguardi minimi che, per i conti ancor prima che per l’ambizione, alla Juventus non possono in alcun modo essere mancati. E così, a presiedere l’unità anticrisi, si è presentato ieri direttamenteJohn Elkann. L’amministratore delegato di Exor, holding che controlla il club bianconero, ha assistito in mattinata all’allenamento della squadra, durante una visita alla Continassa che è eccezione e non certo regola. Quindi si è intrattenuto con le figure apicali delle rispettive aree, dall’ad Maurizio Scanavino al dt Cristiano Giuntoli, passando per Thiago Motta: «La partita con il Manchester City è l’occasione per rilanciarsi subito», il messaggio che avrebbe trasmesso a tutte le componenti. La sola presenza di Elkann nel quartier generale bianconero, d’altronde, rappresenta un segnale forte e tangibile, senza la necessità di alzare i toni.

E, infatti, nel corso della mattinata, si sono semmai succeduti sorrisi cordiali e sincere parole d’incoraggiamento. Il concetto richiamato più sovente dal nipote dell’Avvocato è stato quello della compattezza, non solo tra i giocatori all’interno dello spogliatoio, ma in tutto l’ambiente. Ribadendo, al contempo, fiducia e supporto nel progetto tecnico che sta germogliando. Come a dire: nessuno è in discussione, va da sé, ma ora occorre alzare i giri del motore, per usare una formula cara alla famiglia, reduce dal mancato miracolo del titolo costruttori in casa Ferrari, nell’ultimo gran premio stagionale ad Abu Dhabi, appuntamento seguito davanti alla tv dallo stesso John il giorno prima di recarsi alla Continassa.

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