Bonucci: "Preferii il Milan a PSG, City e Real. Restare alla Juve? Non c'erano le condizioni"
10/12 20:23 "Come nasce l'idea di andare al Milan?". Questa domanda è stata posta a Leonardo Bonucci nell'intervista rilasciata ad Amazon Prime Video e lui ha risposto chiaramente: "Era fine giugno, mi chiama il mio procuratore e mi disse che c'era questa possibilità. Avevano fatto già buoni acquisti e alla Juve, dopo la finale di Cardiff, qualcosa si era rotto. Ci cominciammo a guardare intorno: c'erano PSG, City e Real, poi spuntò il Diavolo di Montella. Mi dissero che sarei stato il simbolo, che avrei avuto la fascia da capitano, che ne avrebbero parlato loro con la squadra".
Come le venne in mente di dire: 'Sposto gli equilibri'?"Ho preso gli insulti per questa frase, ma in realtà l'ha messa il mio addetto stampa su una slide. Volevo aiutare il Milan a tornare vincente. La Juventus in quel momento poteva vincere o non vincere, pensavo a me stesso, avevo vissuto quello che avevo vissuto e quale occasione migliore di essere il simbolo di una squadra così importante? Avevo talmente vissuto male quello che mi era stato fatto che ho guardato solo ciò che mi faceva stare bene".
Cosa non è andato?"Società e giocatori nuovi, cambio di allenatore… Gattuso fu importante anche come persona, ho stretto con lui un rapporto forte, ci sentiamo spesso. Mi hanno dato qualcosa che in quel momento non avevo".
Si è mai pentito di aver lasciato la Juve?"In quel momento fai le scelte in base alle condizioni di quel periodo. Se non avessi vissuto ciò che avevo vissuto in quei 6 mesi non avrei mai lasciato il club perché per me era il massimo. Non c'erano le condizioni, neanche per la società, che disse che non mi avrebbe venduto neanche per 100 milioni e l'anno successivo mi mandò al Milan per 32 milioni più De Sciglio. Non è che anche loro mi volessero".|Altre notizie Serie A| |