TORINO - Un altro Zapata non lo si trova sotto a un cavolo. Che pure è una verdura peculiarmente invernale, ma che dalle parti della Torino granata ha da qualche tempo a questa parte un gusto ben amaro. Semmai Cairo e Vagnati possono puntare a un giocatore che abbia caratteristiche assimilabili a quelle del colombiano. Tipo Simeone. Col cavolo - per restare in tema - che De Laurentiis sarà però disponibile a svendere l’attaccante. Anzi, per mettere assieme quanto serve per arrivare a Dorgu - dai 20 milioni in avanti - il patron del Napoli mantiene ferma la barra, alla voce Simeone. Pensare a un Toro che a gennaio metta l’uno sull’altro 15 milioni per il figlio del Cholo è esercizio retorico, e allora l’unica via percorribile resta quella del prestito. Qui va però tenuta in conto la posizione di De Laurentiis, il quale pur felice dell’operazione Buongiorno - per costi e resa - non ha però intenzione di dare via l’argentino per nulla. Resta una via, quella del prestito con obbligo di riscatto ma a una cifra più vicina ai 10, che non ai 15 milioni. E anche qui va comunque immaginato un Cairo deciso a investire una cifra abbastanza consistente, e il suo pari sponda Napoli disposto ad abbassare le pretese di un 25, 30 per cento. Il margine di trattativa resiste, però circoscrive il quadro di un’operazione che resta complessa.
Toro: piace anche Beto
Tecnicamente e tatticamente gradito, perché appunto simile a Zapata, è poi Beto. Anche qui, però, la strada che conduce al portoghese non è una retta ma un labirinto. Gli ostacoli, certo ancora superabili, sono sia di ordine finanziario che legati alla concorrenza. L’Everton ha investito 25 milioni (versati all’Udinese due estati fa) per rilevare il cartellino dell’attaccante. Che in Premier sta giocando poco (9 presenze) e segnando meno (un gol), ma che mantiene una valutazione rilevante. Non da 25 milioni, però: per tornare a quella vetta Beto dovrebbe disputare una seconda parte di stagione da protagonista, come tale è stato nella doppia annata disputata con l’Udinese (11 gol nel 2021-22, 10 nella seguente). Nel Toro avrebbe un ruolo da primo attore, tale da consentirgli di rivalutarsi. L’Everton, quindi, dovrebbe concederlo gratis, ma con la concreta prospettiva, tra qualche mese, di riaverlo con il cartellino valorizzato. In tale contesto, già ricco di curve e angoli, si aggiunge la concorrenza. Sul fronte Beto particolarmente delicata: in Italia al centravanti pensa anche la Roma, che cerca il vice Dovbyk e che condivide la proprietà (i Friedkin) con l’Everton stesso.
Toro: la pista Arnautovic
Un po’ più semplice, da non confondere con facile, la pista Arnautovic. L’austriaco milita in una squadra che difende lo scudetto e disputa la Champions, ma nella prima come nella seconda competizione il centravanti vede poco il campo. Ad aprile compirà 36 anni, e spinto dall’orgoglio che lo anima sta pensando di lasciare l’Inter - dove per lo più resta in panchina -, per raggiungere Torino. Dove invece avrebbe un ruolo da evidente trascinatore. Ne ha il carisma, quello che tra i granata è venuto a mancare dopo l’uscita di scena di Zapata. Anche qui, va da sé, Vagnati deve però far coincidere l’obiettivo con le possibilità finanziarie. Se il cartellino non rappresenta un problema, visto che Marotta dovrebbe concederlo gratuitamente, l’ingaggio di Arnautovic non è invece proponibile, per il Toro. Il giocatore, però, è in scadenza. L’emolumento semestrale, con l’Inter, è di 1,7 milioni (3,5 annui): il club granata è orientato a offrire al giocatore 2,7 milioni, che andrebbero a coprire i sei mesi residui della stagione in corso più la prossima.
Con il nerazzurro non si potrebbe evidentemente aprire un ciclo, però sarebbe l’elemento dotato di leadership da inserire a gennaio per conquistare una tranquilla salvezza, nonché il centravanti da utilizzare come “dodicesimo” nella prossima. Quando l’età difficilmente gli consentirà di essere sempre titolare, ma appunto lo proporrà quale soluzione di lusso a gara in corso. L’affare potrà andare in porto, a maggior ragione se l’Inter darà una buonuscita al giocatore.
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