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Napoli, il diktat di Conte: servire meglio Lukaku

NAPOLI - Antonio Conte sta lavorando con la solita cura dei particolari al miglioramento della fase offensiva. O meglio: il Napoli finora ha segnato 21 gol, ha il settimo attacco del campionato e ha finalizzato meno di ognuna delle altre squadre di testa, e come ha detto il suo allenatore con convinzione sempre maggiore sin dalla trasferta con il Torino ha bisogno di aumentare la freddezza sottoporta e la qualità nella rifinitura. Palla a terra e al cross. Già: gli azzurri in campionato ne hanno prodotti un bel po’, 244 per la precisione, ma di questi soltanto 61 sono andati a buon fine. Il 25%. Statisticamente, il Napoli è insieme con la Juve la quinta squadra tra le prime sette in classifica in fatto di precisione sui traversoni dietro Inter (93 riusciti); Atalanta e Lazio (81); e Milan (65). E ancora: soltanto 2 i gol segnati su un cross, da Anguissa contro il Parma su azione dalla destra e da Buongiorno contro il Cagliari su calcio d’angolo da sinistra. Entrambi gli assist li ha firmati Neres. In totale, sono 3 le reti realizzate dopo un cross: la terza in Coppa Italia, di Juan Jesus contro il Palermo, su corner del solito Neres (da destra).

Napoli, Lukaku in attesa di palle-gol

Romelu Lukaku, un colosso di 191 centimetri, non ha ancora realizzato una rete di testa (5, una su rigore), ma i rifornimenti dalle corsie per il suo gioco aereo sono stati davvero ridotti al minimo. Contro il Toro, a innescarlo da sinistra con un bel cross fu Kvara, ma con una parabola discendente che Rom provò a infilare alle spalle di un prodigioso Milinkovic con un altrettanto prodigioso colpo di tacco; contro la Roma ha segnato piombando in spaccata su un servizio di Di Lorenzo. La partita di Torino, però, è stata forse la migliore per i rifornimenti dalle fasce: a ripetizione di Politano, il crossatore per eccellenza del gruppo con 91 tentativi e 22 riusciti (24%), per la testa di Kvara e per Olivera.

Napoli, i dati non sono esaltanti

Il mancino d’Uruguay Olivera è l’esterno della batteria che ne ha provati meno, ma è anche quello con la percentuale di riuscita migliore: 4/12, il 33%. A seguire: Kvara, 13/43 (30%); Neres 6/22 (27%); Politano e per finire Di Lorenzo 4/26 (15%). Anche con la Lazio sono piovuti palloni dalle fasce: 29 in totale. Ma la precisione, beh, è tutta da rivedere: appena 4 a bersaglio. Domenica scorsa è stato Kvaratskhelia il più prolifico: 10 cross, uno più di Politano. Ma ora Khvicha è infortunato e sabato a Udine toccherà a Neres: uno che punta, salta l’uomo e disegna ottime traiettorie innanzitutto con il sinistro (ma l’assist per Anguissa contro il Parma fu confezionato con il destro).

Napoli, avanti le torri

Lukaku è decisamente un’arma da innescare in area, ma è altrettanto vero che nel corso della sua carriera in Serie A ha realizzato 9 gol di testa. Un dato che sorprende considerandone l’altezza, ma Rom è uno che in area sa sfruttare i rifornimenti anche in modi alternativi (vedi Roma e tacco a Torino). Lui, comunque, non è l’unico gigante della compagnia: Rrahmani e Buongiorno galleggiano sul metro e novanta e sono specialisti su azioni da calcio piazzato; McTominay è la torre del gruppo con 193 centimetri; e sia Olivera sia Di Lorenzo, nonostante qualche centimetro in meno, sono ottimi colpitori di testa. Non resta che sfruttare in area avversaria, il predominio aereo sistematicamente confermato in fase difensiva (anche con la Lazio, 60% dei duelli). A cominciare da Udine.

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