Arnautovic e i motivi per non partire
Resta da capire, e qui il puzzle si fa più complicato - che non vuol dire inestricabile - se Arnautovic si accontenterà, nei fatti, di uno stipendio da un milione per l’annata che verrà. E se sceglierà di abbandonare un club che disputa la Champions, che punta allo scudetto, e dal quale oltre alle mensilità concordate potrà ricevere lauti premi, a fronte della conquista di obiettivi che l’Inter ha potenzialità per centrare. Il punto di partenza è il seguente: Arnautovic a Milano si trova molto bene, e pur giocando poco è un riferimento dello spogliatoio e un uomo importante nel sostenere il lavoro di Inzaghi. Il quale, per ragioni di equilibrio del gruppo soprattutto, lo terrebbe volentieri con sé. La scelta del centravanti non dipenderà quindi dal desiderio di cambiare ambiente, ma dalla volontà di chiudere la carriera da protagonista anche in campo. Da vedere se nel Toro o altrove.
Alternative: Beto o Simeone
La soluzione Arnautovic, per gennaio - non alla fine del mese vista la stretta esigenza di consegnare una punta a Vanoli - è quindi praticabile, ma la certezza che il puzzle venga composto attualmente non è certificabile. E induce Vagnati a tenere aperte altre vie, non necessariamente alternative. Tale non è infatti Beto, giocatore che farebbe al caso del Torino e che il tecnico granata riceverebbe a braccia aperte. Il rischio, qui, è però che ad aprire le braccia per accoglierlo possa essere Claudio Ranieri, allenatore di una Roma alla ricerca di un sostituto autorevole di Dovbyk (come non si è dimostrato essere Shomurodov). Si sa, il canale tra l’Everton che detiene il cartellino di Beto e la Roma è privilegiato, condividendo le due società la proprietà dei Friedkin.
Non va poi evidentemente dimenticato Simeone, attaccante del Napoli che a folate il Toro ha inseguito sul mercato. L’idea, a questo giro di giostra, potrà concretizzarsi in base a quale sarà la decisione ultima di De Laurentiis. Se il patron degli azzurri non scenderà dalla richiesta di 15 milioni non se ne farà nulla, mentre se fosse trovato il punto d’equilibrio per un prestito con obbligo di riscatto a 10-12 milioni, allora l’affare potrà andare in porto.
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