La Juventus ha portato la crisi del Manchester City in Italia, Atalanta-Real Madrid spot del calcio, l’orgoglio del Bologna, lo sfogo di Paulo Fonseca nonostante il 2-1 del Milan sulla Stella Rossa: la sesta giornata di Champions ci ha portato in dote queste storie. Cin cin a Liverpool (promosso) e Barcellona (quasi): sono le prime qualificate agli ottavi.
IN
8 JUVENTUS
Per qualità dell’avversario – nonostante la crisi del City -, per applicazione e per capacità di soffrire nei momenti più caldi, la Juventus regala la miglior prestazione della stagione. Segna due gol e non incassa nulla, grazie anche a una paratona di Di Gregorio su Haaland. Gatti magnifico sul norvegese, bravo Locatelli in cabina di regia, inesauribile il piccolo Conceiçao. Motta ok anche nei cambi: McKennie entra e firma il 2-0 in sforbiciata. Ottavi senza passare per i playoff possibili: serve l’ultimo sforzo contro Bruges e Benfica.
8 BELLINGHAM
L’inglese era dato per disperso fino a poche settimane fa dopo, una prima parte di avventura madridista da urlo. E’ tornato: a Bergamo, The Jude Show, con il sigillo del gol decisivo. Splendido giocatore, anzi, fuoriclasse: ora, però, serve continuità. Voto 8 anche a Skorupski: un fenomeno a Lisbona.
7 ATALANTA
Perde, ma vince. Fa tremare il Real fino all’ultimo secondo: il 3-3 divorato da Retegui a un metro dalla porta ha ricordato l’errore di Vieri in Italia-Corea del Sud al mondiale 2002. La banda di Gasp ha tenuto botta contro i campioni d’Europa con una prova di coraggio, qualità e carattere. Gasp dice che manca una virgola per salire l’ultimo gradino, intanto una prima considerazione: l’Atalanta può lottare seriamente per lo scudetto. Quanto alla Champions, se non sarà qualificazione diretta – impresa non facile, bisogna sperare che nell’ultimo match il Barcellona abbia la pancia piena e si conceda un turno di riposto – vanno bene anche i playoff.
7 FONSECA
Di fronte alle telecamere, l’outing di una persona onesta. È una rarità vedere un allenatore vincente pesantemente critico nei confronti della sua squadra. Oltre alle bastonate al gruppo (“io lavoro tutti i giorni per ottenere il meglio, altri non lo so, il Milan è una montagna russa, sono stanco di lottare contro certi comportamenti”), l’immagine di un uomo che si sente tradito. Fonseca non sarà il miglior coach possibile, ma l’uomo è di spessore.
6 BOLOGNA
La favola è agli sgoccioli, ma sul campo del Benfica una prestazione di enorme dignità. La squadra di Italiano dà tutto, compresi i suoi limiti tecnici: in Europa il confronto è impietoso. Ma la favola, e la prestazione, restano: un omaggio doveroso a Gianni Morandi, che ha festeggiato gli 80 anni in tribuna a Lisbona. C’era un ragazzo che amava i Beatles, i Rolling Stones e il Bologna: viva Morandi.