Si racconta ai microfoni di Dazn Nicolò Rovella,pedina preziosa nella Lazio di Marco Baroni. Diventato biancoceleste la passata stagione, Rovella ha parlato così del suo momento con il club capitolino e dei segreti dell'importante stagione che sta vivendo fino ad ora: "Ho sempre detto che quando giochi a calcio la cosa bella e che porta la gente dalla tua parte è il divertimento, quando ti vedono divertire e che ti diverti. Quest'anno noi ci divertiamo e penso si veda, c'è un gruppo forte, ci sono tanti amici, si è creato un rapporto bello anche con i nuovi, quindi credo sia la forza di questa Lazio". Prestazioni di livello che lo hanno portato in Nazionale: "Ci speravo, ma non me l'aspettavo. Ero in macchina con la mia ragazza e sono iniziate ad arrivare chiamate da mio papà, i miei amici e ho pensato fosse strano. Stavo parlando con lei, quindi non ho risposto al telefono, poi ha aperto Instagram e mi ha detto: 'Guarda che ti hanno convocato in Nazionale'. Ho chiamato mio papà ed è scoppiato in lacrime, è stato un momento molto bello".
Rovella e le parole per Sarri
La svolta per Rovella è stato il passaggio dalla Juventus alla Lazio, importante il ruolo di Maurizio Sarri: "Mi ricordo quando ero ancora alla Juve in ritiro che mi ha chiamato e mi ha chiesto di venire alla Lazio. Sapevo che c'era qualcosa ovviamente, spingevo per venire qua e quando mi ha chiamato, ho detto subito al mio procuratore: 'Domani voglio andare a Roma'. Venivo da un infortunio in ritiro, non avevo fatto preparazione, ero un po' indietro fisicamente e quindi il primo mese, mese e mezzo è stato proprio di assestamento fisico ed è servito anche per capire tatticamente cosa chiedeva. È molto bravo tatticamente, ha idee molto chiare, quindi capirle non è subito facile. Dopo, quando mi sono adattato al gruppo, ho iniziato a giocare. Sarri è un maestro, essere stato chiamato da lui è stato un grande onore, spero di ripagarlo e sto cercando di farlo anche adesso, malgrado non ci sia più, è stato un bell'attestato di stima".
"Ho tanti amici di Roma che tifano Lazio, quando c'è stata la possibilità di venire qua hanno iniziato subito a scrivemi e a raccontarmi cose, avevo subito voglia di venire. Poi quando mi ha chiamato Sarri ho detto: 'Vabbè, faccio la valigia subito'. Ci avrò messo 10 minuti".
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