I bianconeri faticano a penetrare negli ultimi 30 metri. Gioco orizzontale. Sono molto più pericolosi ed efficaci in contropiede, anche Vlahovic
La Juventus vince con catenaccio e contropiede, il possesso è una tassa per Thiago Motta (Corsport)
Juventus Serbian forward #09 Dusan Vlahovic reacts during the Italian Serie A football match between Juventus and Cagliari at the Allianz stadium in Turin on October 6, 2024. (Photo by MARCO BERTORELLO / AFP)
La Juventus vince con catenaccio e contropiede, il possesso è una tassa per Thiago Motta (Corsport)
Il Corriere dello Sport dedica la copertina alla nuova Juventus: “contropiede e difesa, la formula del successo”.
Scrive il Corriere dello Sport con Fabrizio Patania:
È andata bene, è finita ancora meglio e il City, tenendo palla, ha costruito poche occasioni: 2-0 per la Juve con il 32% di possesso.
Sapete qual è l’altra partita vinta bene dalla Signora mollando il governo del gioco? Debutto Champions contro il Psv: 3-1 capitalizzando il 48%. I risultati (e le statistiche) confermano le sensazioni maturate dopo aver visto quasi tutte le partite.
I dati delle partite della Juventus
La tassa di possesso non paga. I bianconeri faticano a penetrare negli ultimi 30 metri. O meglio: non producono occasioni e palle gol in proporzione accettabile rispetto al volume di gioco sviluppato. Gioco orizzontale. Sono molto più pericolosi ed efficaci in contropiede, quando il campo si apre e verticalizzano, non a caso sabato hanno rimontato il Bologna ripartendo dopo l’errore di Miranda. È andata quasi sempre così. Sono caratteristiche. Vlahovic, unico centravanti, ha bisogno di campo.
Non è bastato il 64% di possesso per sbancare Lilla, contro l’Aston Villa in equilibrio, di fronte allo Stoccarda il crollo nel finale e dopo l’espulsione di Danilo. I dati Opta sintetizzano l’andamento delle prime 15 giornate. In Serie A la differenza è più marcata. Per 14 volte supremazia juventina nel possesso, l’unica in equilibrio (50% e 50%) contro la Roma di De Rossi, ben 9 pareggi, di cui quattro 0-0. Record stabilito di fronte al Cagliari (73%) senza riuscire a sfondare. Non inganni il 70% toccato con la Lazio, per vincere servì un’autorete di Gila e un lunghissimo assedio, la partita era cambiata con il rosso a Romagnoli per fermare Kalulu, lanciato in contropiede. Domani c’è il Venezia e si ricomincia.
Thiago Motta prende le distanze dal “mio calcio”
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