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Marchisio a tutta Juve: "Vlahovic, l'Allegri mai visto e mi parlano bene di..."

“*Possiamo parlare con il sorriso!*”, esordisce così Claudio Marchisio, ospite sul canale Youtube di Giulia Mizzoni, dopo aver assistito alla splendida vittoria della Juventus sul Manchester City. L’ex calciatore della Vecchia Signora ha analizzato la prima parte di stagione dei bianconeri tra aneddoti del passato e prospettive future. E il paragone con una stagione in particolare che ha fatto sobbalzare i tifosi.

Marchisio e la mentalità Juventus

L'ex centrocampista bianconero guarda oltre la sbornia della vittoria contro il Manchester City: “Sono una persona curiosa e quindi dopo una vittoria del genere, in una serata importante, bella, in un periodo particolare, sono curioso di vedere il dopo. Quello che ci sarà ora con il campionato, la Coppa Italia, poi si apre un periodo di partite che porterà la Juventus a giocarsi il primo trofeo stagionale della Supercoppa Italiana. Dovrebbero rientrare un po’ di giocatori, su tutti Nico Gonzalez, quindi quella coperta un po’ tanto corta dovrebbe finalmente allungarsi e con questa vittoria son curioso di vedere se i bianconeri saranno in grado di conservare quanto visto mercoledì sera contro il City”.

Marchisio pone l'attenzione su di un aspetto in particolare: la mentalità trasmessa da Thiago Motta ai suoi ragazzi:“Tra giocatori, quando arrivi da un periodo molto negativo, prima o poi arriva il momento di svolta perché non può continuare per troppo tempo così. Prima del match di mercoledì, ragionando sui momenti della Juve e del City, riflettevamo sul fatto che quella partita era perfetta per i Citizens per rialzarsi. Quindi ci siamo detti ‘sarà difficile, tosta, è vero che stanno male tutte e due ma se analizzi l’esperienza, quello che hanno vinto, sembra tutto apparecchiato per far riprendere il City’. E invece no, è andata diversamente. È un altro punto di forza di una mentalità che Thiago ha portato in questa squadra, di serenità e tranquillità, non per fare paragoni con chi c’era prima. Lo si vede soprattutto quando giocano. Contro gli inglesi a un certo punto le due linee di pressione, soprattutto la prima del City era di sei sette giocatori praticamente nel corner della Juve, solitamente un calciatore la spazza via per uscire. Invece i calciatori juventini sono usciti col gioco, sintomo di fiducia e confidenza tra compagni”.

Sul nuovo format della Champions League che concede opportunità fino all'ultima giornata: “Lo stesso City, Psg, che sono in difficoltà, con questo format due vittorie possono cambiare ancora tutto. È un aspetto che piano piano ti portano a fare dei ragionamenti che le società stanno facendo, sul fatto che c’è tempo e modo per centrare la qualificazione. Guardiola starà pensando anche questo, e in Europa ha ancora tempo”.

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