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Redazione Calciomercato
Juventus fischiatissima, non vince quasi mai e annoia: è nettamente peggiorata dall'anno scorso
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Sandro Sabatini
5 minuti fa
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Fischiatissima Juve. Pareggia per miracolo all'ultimissimo minuto contro il Venezia ultimo in classifica. Senza alibi né giustificazioni, la squadra di Thiago Motta non vince quasi mai perché non gioca quasi mai bene. Questa è la verità, che pure si cerca di ammortizzare con le scuse degli assenti e del noviziato tecnico. Non prendiamoci in giro, dai.
Alla fine alla Juventus tocca anche andare sotto la curva a chiedere scusa alla curva che fischia. Una scena così umiliante non si era mai vista allo Stadium. E non è proprio da Juve. Come la classifica, del resto. Adesso i punti di stacco dall'Atalanta capolista diventano 9. 28 punti in 16 giornate sono pochi, naturalmente causati anche dal quarto pareggio consecutivo in campionato, secondo di seguito agguantato come un sospiro al fischio finale.
Pagelline dei singoli. Di Gregorio salvato dalla traversa di Andersen nel primo tempo, battuto senza colpe apparenti da Ellertsson e Idzes nella ripresa. Di fatto, non fa una parata ed è impegnato soprattutto a sparecchiare l'area calciando lungo con i piedi. Il quartetto difensivo colleziona un’insufficienza insolita per Savona, che dorme sul gol di Ellertsson. Sufficiente Kalulu, stavolta pareggiato dal rendimento di Gatti (bravo sul gol, sfortunato sul mezzo autogol finale). Danilo gioca con autorevolezza da capitano, ma verso la fine va in affanno. A centrocampo Thuram si fa vedere anche nel gioco aereo e McKennie è impreciso ma comunque unico che ha cambio di passo visibile.
Koopmeiners invece resta ancora in ombra: per sentirsi importante calcia i corner, ecco… Dura un'ora: anche troppo. Sostituito in anticipo pure Weah, che dove lo metti, sta; e fa quel che può. Yildiz si accende a sprazzi, Vlahovic anche. Entrambi fanno comunque bella figura per generosità e altruismo, qualità non esattamente nel loro Dna. L'attaccante serbo ha poi il merito di lottare da solo contro tutti e di trasformare con freddezza un rigore bollente, che salva la Juve dalla disgrazia della sconfitta.
I subentrati non sorprendono: Conceiçao farfalleggia a destra, Douglas Luiz cammina in mezzo ed è sfortunatissimo nella rovesciata a un minuto dal 90°. Fagioli prova a metterci un po' di classe, ma non è facile in dieci minuti. Spiccioli anche per Locatelli e Nico Gonzalez.
Un anno fa del Bologna si diceva "gioca che è un piacere", adesso sulla Juve viene da dire "annoia che è un dispiacere". Nel senso che proprio non gioca. Annoia. Punto. Delude. Punto. È nettamente peggiorata rispetto alla stagione scorsa. Punto esclamativo!
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