Thiago Motta, allenatore della Juventus, è intervenuto ai microfoni di DAZN al termine della gara pareggia 2-2 contro il Venezia: "La fase degli ultimi metri è quella più difficile da migliorare. Ci vuole più tempo, è quella in cui si fa la differenza e lì si deve ragionare molto più velocemente, con un cambio di ritmo diverso. Abbiamo fatto bene quando abbiamo trovato spazi, mentre ci sono difficoltà quando incontriamo squadre che ne concedono meno come stasera".
Come ha preso la contestazione finale?
"Penso sia normale, la frustrazione esiste da parte di tutti. In primis i giocatori, perché sanno che possiamo fare meglio, dobbiamo restare uniti e cambiare la storia già dalla prossima partita. Abbiamo maggiori difficoltà quando dobbiamo prendere l'iniziativa, oggi siamo andati in vantaggio ma non siamo stati capaci di chiuderla".
Quanto pesa la distanza dalla vetta della classifica?
"Guardare la classifica oggi non è la cosa migliore da fare, perché non vogliamo e non dobbiamo rimanere nella posizione che occupiamo oggi. La nostra realtà non è quella lì, bisogna lavorare al massimo e fare quello che dobbiamo fare giorno dopo giorno per cambiare questi risultati. Le critiche sono giuste, perché non siamo dove dovremo essere in questo momento".
9 punti dal primo posto sono troppi per poter parlare di scudetto?
"Non abbiamo mai parlato di scudetto, manca tantissimo ma dobbiamo iniziare subito. Fare le cose nel modo giusto, è solo così che possiamo cambiare questa situazione, se parliamo di futuro rischiamo di perdere di vista il presente e le cose da fare per trovars
Vlahovic era molto arrabbiato per i primi fischi alla squadra?
"Alla fine il pubblico ha la libertà di esprimere le proprie emozioni, il ragazzo è il primo a voler cambiare la situazione. Sono cose già successe, la speranza è che le cose possano cambiare. L'importante è restare uniti per il bene della Juventus, che è quello che vogliamo tutti".