ROMA – Preparare una partita, e vederla realizzarsi in campo esattamente come la si era progettata. Come fosse una pièce teatrale, una cerimonia o un assolo di violino. Tutto quello che Simone Inzaghi ha provato in settimana, nel silenzio della Pinetina, lo ha riportato, senza contaminazioni né sbavature, nella bolgia dell’Olimpico.