Se una rondine non fa primavera, un ottavo di Coppa Italia contro una squadra nettamente meno forte e con diverse riserve in campo - per quanto agguerrita e concentrata come è stato il Cagliari almeno fi no al 2-0 - non può certo emettere sentenze. Sensazioni e indicazioni, però, se ne possono trarre. E la Juventus con Koopmeiners centrocampista puro e Yildiz davanti a lui, nel classico 4-2-3-1 bianconero, ha dato la sensazione di poter essere più efficace di quella vista finora, con l’olandese trequartista centrale e il turco a sinistra, e l’indicazione che l’esperimento merita di essere ripetuto.
I vantaggi
Premesso nuovamente che serviranno conferme ulteriori e più probanti (sia in termini di opposizione sia di prestazione da parte bianconera), la partita con il Cagliari ha mostrato un Koopmeiners più nel vivo del gioco (46 passaggi contro una media di 33 a partita in campionato) e con più occasioni per giocare fronte alla porta rispetto a quando agisce da trequartista. Senze perdere di pericolosità: diversi gli inserimenti interessanti, due i tiri a fronte di una media in campionato di 1,6 a partita (vero che tra i due c’è la punizione del gol, ma anche la media citata considera pure i calci piazzati). Più nel vivo del gioco è stato Yildiz, come evidenziano bene le heatmap Sofascore a fi anco. Il turco ha potuto svariare, giocando più vicino a Dusan Vlahovic, anziché viaggiare avanti e indietro sul binario di sinistra come quando gioca esterno. È vero che la giocata migliore, l’assist per l’1-0 di Vlahovic con la palla recapitata sui piedi del serbo nonostante l’opposizione di tre avversari, il Golden Boy Web l’ha eseguita proprio da sinistra, ma non era e non è certo in dubbio che quella sia la sua zona preferita per cominciare un’azione offensiva. Il dubbio riguarda il fatto che doverla occupare stabilmente e coprire tutta la fascia in fase di non possesso possa limitarne imprevedibilità, presenza in zona gol e lucidità. Anche da sottopunta deve lavorare pure in copertura, ma con due mediani alle spalle, e avendo più libertà nella scelta della posizione può risultare più imprevedibile.
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