TORINO - Il ragazzo piace e piace molto a due persone che contano non poco nella Juventus: Cristiano Giuntoli e Thiago Motta. Il ragazzo in questione è Giacomo Raspadori, attaccante del Napoli che non trova spazio quanto vorrebbe non perché non goda della stima e della fiducia di Antonio Conte, ma perché il Napoli è impegnato su un solo fronte: non partecipa alle coppe europee ed è stato eliminato subito in Coppa Italia per mano della Lazio. L’attaccante, chi lo conosce sin da quando era un adolescente lo definisce un ragazzo per bene di quelli vecchio stampo, tanto per intenderci, ha anche detto con misura, in una intervista piuttosto recente, che vorrebbe poter dimostrare il proprio valore potendo godere di un minutaggio e quindi un impiego congruo.
Su di lui, non è un mistero, c’è la Juventus che sta monitorando gli attaccanti con questo tipo di caratteristiche - non vere e proprie prime punte statiche - e il club bianconero non lo perde d’occhio. Da una parte valuta con attenzione quest’ultimo periodo di convalescenza di Milik, dall’altra non perde di vista i profili di coloro che potrebbero rappresentare una interessante alternativa qualora la situazione della punta polacca non dovesse offrire le adeguate garanzie viste il recente passato.
Intreccio di mercato Napoli-Juve
Un eventuale passaggio di Raspadori dal Napoli alla Juventus nel prossimo mercato di gennaio al momento propone due criticità, non insormontabili. Sul fronte bianconero, la mancanza di disponibilità economica adeguata per provvedere all’acquisto del cartellino. Sul fronte partenopeo, la preoccupazione di andare a rinforzare una diretta concorrente nella lotta per i primi 4-5 posti che regaleranno il diritto a partecipare alla Champions League della prossima stagione. Ma si sa che le vie del mercato sono infinite. E allora ecco due chiavi in grado di “allentare” le situazioni sopra citate. La Juventus potrebbe trovare un accordo per una formula che non preveda un significativo esborso nel mese di gennaio, dove andrebbe a pagare una quota di prestito con obbligo di riscatto da ottemperare a giugno. Non solo. Anche il problema del consegnare un rinforzo a una diretta concorrente nella corsa per l’Europa potrebbe essere mitigato dall’inserimento di una pedina che a fine stagione è destinata a concludere la propria esperienza a Torino e piace molto ad Antonio Conte, alla ricerca non disperata ma comunque attenta di un difensore centrale di esperienza e quindi affidabile.
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