A Le Point: «Abbiamo ancora campioni ma puntiamo di più sui giovani del nostro centro di formazione. Ci sta a cuore la responsabilità sociale»
Scanavino e la Juventus normalizzata: «Il progetto oggi è più in linea con la realtà, puntiamo sui giovani»
Db Roma 15/05/2024 - finale Coppa Italia / Atalanta-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: John Elkann-Maurizio Scannavino
John Elkann, presidente di Stellantis, amministratore delegato di Exor, è il protagonista di un reportage a lui dedicato del settimanale francese Le Point. Nel reportage si parla del rapporto complicato con la madre Margherita Agnelli, della Juventus, e di tutte le attività che coinvolgo il nipote di Gianni Agnelli. C’è anche l’intervento di Maurizio Scanavino, amministratore delegato della Juventus.
Leggi anche: Scanavino e la Juventus: «200 milioni di perdite? In realtà quest’anno siamo intorno ai 70 milioni»
Scanavino: «La Juventus è più in linea con la realtà»
Le parole di Scanavino a Le Point:
«Il progetto resta molto ambizioso e competitivo. È più in linea con la realtà. Abbiamo ancora campioni, giocatori forti. Puntiamo di più sui giovani del nostro centro di formazione».
Tmw ricorda che nei giorni scorsi, lo stesso ad Scanavino aveva parlato così del progetto bianconero:
«La cosa bella e importante è che si è instaurato un clima di condivisione e scambio per noi molto importante e virtuoso nel portare avanti la responsabilità sociale e la sostenibilità che ci sta a cuore. Juventus ha molte sfide, non solo in campo ma anche fuori dal campo e questa è una delle più importanti. Vogliamo mettere il nostro marchio a disposizione per rendere più visibile e per stimolare in modo importante il mondo sul tema della responsabilità sociale».
La Juventus di Thiago Motta è deprimente, squadra in preoccupante involuzione (Gazzetta)
La Juventus ha pareggiato in extremis 2-2 col Venezia: impietosa e realistica l’analisi della Gazzetta dello Sport con Fabio Licari:
Chiamate un dottore, subito, la Juve è malata di pareggite acuta e di tanti altri problemi e problemini che rischiano di trasformarsi in una cosa molto seria.
Questa Juve deprimente è di Thiago Motta, non del povero vice Hugeux. E sua è l’insistenza su Yildiz largo, su Koop inspiegabile, su Locatelli in panchina a impoverire la difesa, su Thuram centrale, sul palleggio davanti alla propria area che non incanta più nessuno… Per sua fortuna c’è Vlahovic che al 50’ non ha paura di niente, neanche di sbagliare un rigore che avrebbe incendiato uno stadio già inviperito per l’ennesima figuraccia. Vlahovic, freddissimo, infila Stankovic e strappa il 2-2 con la forza della disperazione. Avrebbe meritato di vincere il Venezia, ma il “mani” sciagurato in area di Candela, a un niente dal fischio finale, condanna ancora Di Francesco.
Napolista ilnapolista © riproduzione riservata