AParigi, la città dell’amore, ormai sono più i divorzi che i matrimoni. Un paio di separazioni, in particolare, sono seguite con interesse dalla Juventus: Milan Skriniar da una parte e Randal Kolo Muani dall’altra. Due colossi ai margini del progetto Psg, uno dei quali - l’attaccante - è stato pagato addirittura 90 milioni a settembre del 2023. Certi affari calcistici, si sa, sono come gli acquisti delle automobili: passa appena un anno e c’è già una pesante svalutazione.
Psg, il caso Kolo Muani: Juve alla finestra
Nel caso di Kolo Muani, centravanti titolare della nazionale francese, il problema sembra piuttosto serio. «Potrei spiegare tutto - ha detto due giorni fa Luis Enrique in conferenza stampa, rispondendo a una domanda che includeva anche chiarimenti sul destino di Skriniar - ma preferisco non farlo. Le mie decisioni dicono tutto molto chiaramente. Le situazioni sono reversibili, quando un giocatore sbaglia è tutto reversibile. Non andrò a fondo della questione». È rottura totale, come spiegano bene i numeri del ventiseienne. In questa stagione ha segnato appena due gol nelle prime tre partite di campionato, poi si è progressivamente eclissato, finendo per essere escluso anche nelle ultime due partite di Champions. Con il club non gioca titolare dal 21 settembre e nelle ultime nove di Ligue1 è subentrato appena tre volte, con altre sei esclusioni per scelta tecnica. Il centravanti è in uscita, cedibile al miglior offerente. Visto il costo proibitivo del cartellino di almeno 50 milioni la Juventus spera di poter ottenere un prestito fino a giugno, magari con un diritto di riscatto a cifre alte. Questo permetterebbe al Psg, anche nel caso in cui Kolo Muani non venisse riscattato, di valorizzare un patrimonio. Se poi la Fifa, in vista del Mondiale per Club, garantisse ai club la possibilità di prorogare i prestiti fino al mese di luglio (difficile dal punto di vista giuslavoristico) allora con un’operazione a costi contenuti Giuntoli potrebbe anche garantirsi un rinforzo di caratura internazionale per la competizione estiva negli Usa.
La Juve aspetta Milik
Lo stesso Giuntoli ha detto più volte che non è alla ricerca di un attaccante. Almeno non subito. Pur essendoci la consapevolezza che il solo Vlahovic non possa bastare, sia qualitativamente sia numericamente, prima si vuole valutare la tenuta di Milik, reduce da due operazioni al ginocchio e fin qui non è mai stato convocato da Motta. Si era parlato del 20 dicembre come di un orizzonte temporale possibile per il recupero, ma il polacco deve ancora fare il primo allenamento con i compagni. Inevitabilmente, l’asticella temporale del rientro si sposterà a gennaio.
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