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Juve-Tonali, il Newcastle fa resistenza: le cifre dell'affare

Nessuno è incedibile al prezzo giusto. Ma, nel caso di Sandro Tonali - come per gli altri pezzi da novanta del Newcastle, da Alexander Isak a Bruno Guimaraes - il prezzo "giusto" equivale a un prezzo alto. Molto alto. Perché nonostante gli stenti di inizio stagione, nonostante i dieci mesi di stop forzato l'anno passato, il club crede in lui e il tecnico Eddie Howe non vuole privarsene. Specie adesso che sta mostrando il suo valore e trovando l'intesa migliore con i colleghi di reparto, Bruno Guimaraes e Joelinton: non solo i due gol in Coppa di Lega contro il Brentford, ma il filotto di prestazioni - quattro delle ultime cinque gare da titolare - inanellato di recente. Questo il messaggio che arriva da St James' Park.

Insomma, per cedere Tonali ci vorrebbe non solo la volontà del giocatore di andare via (cosa che finora non ha espresso e che, come ha detto il suo procuratore di recente, non esiste) e un club capace di garantirgli un ingaggio consono a quello attuale (con i bonus, circa 8 milioni di euro netti a stagione fino al 2028) ma anche un’offerta molto importante. Specie a gennaio, quando i prezzi sono più alti perché bisogno trovare il sostituto. Quanto? Molto di più della sessantina di milioni spesi dal club (senza contare i bonus) per prelevarlo dal Milan. Questo è poco ma sicuro.

Juve, fondo Pif fa muro su Tonali

Per capire l'atteggiamento del club bisogna capire anche la situazione attuale. Il Newcastle sarà pure di proprietà del potentissimo fondo sovrano Saudita, il Public Investmente Fund (PIF), cioè quelli che stanno finanziando, per intenderci, le follie dei quattro club spendaccioni nella Saudi Pro League. Ma la strategia di PIF per il mercato interno (dove la spesa supera il miliardo per i vari Benzema, Neymar, Ronaldo, Mane, etc.) è diversa da quella del mercato estero. Il Newcastle ha beneficiato di forti investimenti il primo anno, ma da allora deve cercare di camminare con le proprie gambe. Basta guardare il mercato. Nell'estate del 2023 ha registrato un passivo superiore ai 100 milioni di euro (oltre a Tonali sono arrivati i vari Barnes, Livramento e Minteh). L'estate passata invece ha registrato un utile di 8 milioni e ha dovuto "sacrificare" il centrocampista Elliot Anderson, cresciuto nel vivaio e ceduto per fare cassa (plusvalenza da 41 milioni). Del resto i Magpies hanno registrato perdite per circa 170 milioni nel 2021-22 e nel 2022-23 e il Fair Play Finanziario non è uno scherzo.

Quest'anno non fa le coppe e la priorità assoluta è risalire la china e arrivare, se non in Champions (distante quattro punti) almeno in Europa League (a due lunghezze). Privarsi di un elemento come Tonali a gennaio non avrebbe senso, salvo di fronte a un'offerta faraonica (più le condizioni sopra citate). E in estate? Tutto potrà essere. Il tecnico Howe, che secondo alcuni non avrebbe un rapporto idilliaco con il direttore sportivo Paul Mitchell, potrebbe andare via. I sauditi potrebbero stringere la cinghia ancora di più (ma in tal caso vi sono giocatori come Isak e Guimaraes che, per motivi contrattuali, sarebbe più logico cedere per far cassa). In questo momento però il messaggio sembra chiaro: Tonali sta al posto suo. A meno che...

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