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Raspadori, il Napoli fa il prezzo: le cifre a bilancio, Conte e l'intreccio con Juventus e Roma

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Raspadori, il Napoli fa il prezzo: le cifre a bilancio, Conte e l'intreccio con Juventus e Roma

items-center text-gray2 flex text-sm gap-1.5"> Emanuele Tramacere

7 minuti fa

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Il Napoli di Antonio Conte non smette di credere alla rincorsa scudetto e guarda al prossimo mercato di gennaio con la voglia di inserire in rosa almeno un colpo importante in difesa e risolvendo alcuni dei casi rimasti aperti dalla gestione fatta dall'allenatore salentino in questo inizio di stagione. Rafa Marin, Leonardo Spinazzola, Mario Rui, Alessio Zerbin e Michael Folorunsho sono i nomi che potrebbero rientrare in diverse e importanti idee di mercato in uscita ma c'è un altro profilo che, più di tutti, è finito inevitabilmente al centro delle trattative: **Giacomo Raspadori.

TROPPO POCO SPAZIO - L'attaccante italiano classe 2000** arrivato a Napoli nel corso dell'estate 2022 in questa stagione è stato impiegato pochissimo da Conte che non lo considera un vice-Lukaku e gli preferisce Giovanni Simeone, e lo considera soltanto come un'alternativa più offensiva (e sappiamo bene quanto per l'allenatore sia importante il tema dell'equilibrio tattico) a Scott McTominay. Di fatto Raspadori in stagione ha collezionato soltanto 11 presenze, di cui 3 nella Coppa Italia da cui è già stato eliminato con soltanto 253 minuti messi in cascina in Campionato. Una media di soli 31 minuti a partita, dato che scende a 12,5 minuti di media da quando Lukaku è arrivato in rosa.

SCONTENTO - Raspadori non è contento, è inevitabile per un giocatore che invece, ad esempio, è considerato importantissimo nelle idee tattiche di Luciano Spalletti nella sua Nazionale. Questa centralità potrebbe però scemare se non troverà il modo di ottenere più spazio e, di conseguenza, da qui nasce anche la voglia del giocatore di iniziare a sondare il mercato alla ricerca di un'opportunità che possa ridargli minutaggio. Non una rottura, perché i rapporti fra le parti sono comunque ottimi, ma la volontà condivisa di non depauperare oggi un patrimonio che vale anche per il club.

IL NAPOLI FA IL PREZZO - Non sarà facile anche perché l'operazione che Cristiano Giuntoli, oggi divenuto direttore sportivo della Juventus, completò all'epoca per strapparlo al Sassuolo costò alle casse del club di De Laurentiis 32 milioni di euro pagabili in 6 rate. Va ricordato che il Napoli opta per una gestione della quota ammortamenti non fissa, ma scalata nel corso degli anni perciò al 30 giugno 2024 il suo valore residuo a bilancio era ancora di 15 milioni di euro e al 2 gennaio 2025, data di inizio mercato sarà di poco più di 12 milioni di euro. Da questa cifra si parte per non fare minusvalenza, ma da Raspadori, a maggior ragione in caso di cessione a titolo definitivo, il club vuole guadagnare e quindi ha fissato in non meno di 25 milioni di euro il prezzo da cui si potrà trattare.

INTRECCIO CON JUVE E ROMA - In questo scenario vanno quindi registrati i contatti che ci sono già stati con la Roma, che si prepara al possibile addio di Paulo Dybala, e con la Juventus che invece cerca da tempo un vice-Vlahovic con caratteristiche differenti. Con entrambi i club c'è la possibilità di intavolare una trattativa che possa portare a Napoli quel rinforzo che Antonio Conte sta chiedendo da tempo a gran voce: un difensore centrale più affidabile di Rafa Mir e Juan Jesus e che sostituisca l'infortunato Buongiorno. Danilo in casa bianconera ed Hermoso dai giallorossi sono i profili più importanti, ma per entrambi ci sono tante difficoltà.

L'IDEA DI CONTE - La più importante è però proprio quella dello stesso allenatore salentino che non si opporrebbe alla cessione di Raspadori in linea di massima (certo, vorrebbe comunque un rinforzo di pari livello al suo posto), ma che sta facendo fortissime resistenze soprattutto alla cessione alla Juventus. Conte non vuole rinforzare una diretta concorrente per un piazzamento Champions, oltra a non voler risolvere un problema proprio alla squadra che sognava di riallenare e che non lo ha mai più realmente cercato. Meglio una cessione all'estero, incassando e reinvestendo, nel mezzo però rimane proprio l'attaccante italiano che da questa stagione sta chiedendo una svolta.

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