"La dirigenza e Thiago Motta mi hanno detto che avevano bisogno di fare cassa con la mia cessione", ammette Huijsen
Dean Huijsen, difensore classe 2005 ex Juve e ora in forza al Bournemouth, ha parlato a La Gazzetta dello Sport anche del suo addio ai bianconeri:
«Sinceramente, io non sarei mai voluto andare via. Non è stata una mia scelta. Durante i primi giorni di preparazione alla Continassa, la dirigenza e Thiago Motta mi hanno detto che avevano bisogno di fare cassa con la mia cessione e che avrei dovuto trovare una soluzione».
Aveva diverse offerte in tutta Europa, ma ha scelto il Bournemouth, che ha investito 15 milioni più bonus: c’è un motivo particolare?
«Il direttore sportivo Tiago Pinto mi aveva già ingaggiato in prestito alla Roma lo scorso gennaio e in estate mi ha convinto a raggiungerlo qui spiegandomi il progetto ambizioso del Bournemouth. Tutto quello che mi ha detto a luglio si sta verificando. Non mi sono pentito, anzi… Sono sempre più felice al Bournemouth. E non sono stupito del nostro sesto posto in Premier, siamo una mina vagante. Abbiamo un ottimo allenatore come Andoni Iraola e tanti giocatori con potenzialità enormi: penso a Kluivert, Semenyo, Zabarnyi, Kerkez…».
La Juventus, dopo i gravi infortuni di Bremer e Cabal, punta a ingaggiare due difensori a gennaio. Non pensa mai: se fossi rimasto a Torino…
«Non è stata una mia decisione, ma non ho rimpianti: ogni giorno sono più soddisfatto della mia avventura al Bournemouth».
La rivedremo alla Juventus, alla Roma o comunque in Serie A in futuro?
«In Italia sono stato bene e nel calcio... mai dire mai. Ma adesso sto bene al Bournemouth».
«Mi viene in mente il soprannome che mi aveva dato: mi chiamava “mangia e dormi” perché la mia vita a Torino era allenarmi, mangiare e andare a letto. Sarò sempre grato ad Allegri, mi ha fatto debuttare con la Juventus in Serie A».
Cosa non dimenticherà mai di Mourinho?
«Quando mi chiamò perché mi voleva alla Roma. Ma Mou ti stupiva sempre».
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