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Juventus, McKennie: "Fare il terzino non è un problema, l'importante per me è giocare"

Weston McKennie ha deciso di mettere in piedi una bella iniziativa insieme alla sua fondazione McKennie’s Magical Youth Mission che viene promossa da Puma, avvalendosi anche del sostengo dei salesiani per il sociale. Il centrocampista della Juventus ha deciso di consegnare dei regali di Natale a 100 ragazzi in difficoltà. L'evento si è tenuto a Torino presso l'oratorio San Paolo:

Un pomeriggio speciale con tanti bambini che ti aspettano…

“Sono molto felice di essere qui perché io ho una grande famiglia a casa in Texas e ho un nipotino che cresce senza un papà. Perché lui è andata via e mia sorella è sempre sola e io sono un idolo per lui. Mi piace sempre aiutare quando è possibile. È un diritto dei bambini, poter fare quello che vogliono”.

Come ti senti a far vivere una giornata così speciale a questi bambini?

“Per me anche è una giornata speciale, come ho detto prima, mi piace tantissimo aiutare i bambini ma anche gente più grande e io sono felice di essere qua”.

Come ti sei sentito giocare terzino? Pensi che potrai giocare nuovamente in quella posizione?

“Non cambia niente per me. L’importante per me e giocare anche se devo giocare portiere va bene. Nell’ultimo anno con Allegri, io ho iniziato da terzino destro nei cinque e mi trovo bene. Sono felice sempre di dare una mano alla squadra”.

Cambiare ruolo è solo una questione di disponibilità?

“No, per me è facile perché durante la mia carriera ho giocato come difensore, come centrocampista, come attaccante. Ho giocato tutti i ruoli possibili e per me è sempre facile”

Ogni estate sembra sempre che devi andare via e poi invece diventi fondamentale, ci sai dare una spiegazione?

“Penso che durante la mia carriera. Quando sono arrivato qui all’inizio la Juventus in molti mi dicevano: ‘la Juventus è troppo grande per te. Tu qui non giochi mai’ E questo mi piace, perché dopo faccio tutto possibile per giocare e metto tutto per fare il mio lavoro”.

Ti vedi per tanto tempo un giocatore della Juventus? Ti vedi in futuro alla Juventus?

“La Juventus, la città, lo staff, tutti che fanno un gran lavoro alla Juventus e questo mi piace tantissimo. Sono qua da quattro anni e mi piace tantissimo. Vorrei stare qui quanto più possibile, però dipende dalla società”.

Ma avete cominciato a parlare del rinnovo di contratto?

“Non lo so (ride ndr).

Parlate degli obiettivi di quest’anno?

“Adesso tutti sapete che è un momento di difficoltà per noi non abbiamo perso partite però ne abbiamo pareggiate tante. Adesso per la squadra e per lo staff e l’allenatore bisogna solo concentrarsi sulla prossima partita perché la prossima partita è sempre la più importante rispetto alle altre. Domenica contro il Monza vogliamo vincere e poi ci concentreremo sulla Fiorentina e dopo andremo in Arabia e ci concentreremo sulla Supercoppa”.

Ti manca Moise Kean?

“Sì mi manca molto lui. Quando è stato qua è stato il mio migliore amico nella squadra. Abbiamo fatto tutto insieme anche le vacanze in Giamaica o a Miami. Sempre insieme. Sono molto felice per lui. Sono molto felice per lui anche per quello che sta facendo nel calcio perché lui sta facendo molto bene, sta facendo molti goal. Lui si trova bene a Firenze e quindi se lui è felice, noi siamo felici “.

Che spiegazione ti sei dato per tutti questi pareggi?

“Tutte le squadre vogliono fare meglio, anche quando si vince si può fare di più. Penso che non ci manchi qualcosa di grande, ma penso che dobbiamo essere concentrati a fare meglio i passaggi, a fare goal e anche l’atteggiamento della squadra, ma non si può essere sempre sullo stesso livello e anche difficile. Ci sono anche tanti giocatori che non possono giocare perché sono infortunati. Noi siamo la Juventus e normalmente qui è così devi vincere, devi provare a vincere e ci stiamo provando”.

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