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McKennie l’universale: "Per la Juventus giocherei anche in porta"

Torino – Già la scorsa stagione con Allegri, Weston McKennie ha girato per il campo adattandosi alla perfezione alle richieste del tecnico. Mezzala, terzino destro, ala destra, trequartista: ovunque servisse il suo apporto, lo statunitense ha portato il suo contributo. Dopo le frizioni di quest’estate, quando ha rifiutato il trasferimento all’Aston Villa rischiando di far saltare la trattativa per Douglas Luiz, è stato reintegrato in rosa e oggi Motta può godersi la sua duttilità, che per il tecnico bianconero è una delle doti più apprezzate di un calciatore. Contro il Cagliari, ad esempio, ha giocato terzino sinistro, ruolo che non aveva mai ricoperto: “Non cambia nulla, l’importante è giocare – ha spiegato lo statunitense a margine di un’iniziativa benefica all’Oratorio San Paolo di Torino promossa dalla sua fondazione -. Va bene anche in porta. L’ultimo anno con Allegri ho iniziato l’anno da terzino destro o quinto a centrocampo. L’importante è aiutare la squadra”.

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di Emanuele Gamba 11 Dicembre 2024

Cosa è cambiato quest’estate

Inimmaginabile la situazione odierna anche solo cinque mesi fa, quando era un separato in casa e si allenava in disparte mentre i compagni preparavano la stagione. Oggi McKennie è indispensabile per la sua duttilità ma anche per la sua capacità di inserirsi quando gioca a centrocampo, caratteristiche che Motta vorrebbe addirittura affinare. Cosa sia cambiato, è lo stesso statunitense a spiegarlo: “Durante la mia carriera, anche da bambino, tanta gente non credeva in me. Anche quando ho iniziato la mia carriera qui alla Juventus, mi dicevano che la Juve era troppo grande per me e non avrei mai giocato. Mi piace questo, perché io faccio tutto il possibile per far cambiare idea”. Missione compiuta, oggi è più di un’alternativa, specialmente in una rosa in cui non mancano le assenze per infortunio e in cui il ruolo offensivo dei centrocampisti è fondamentale.

Il futuro di McKennie

Visto come si è sviluppata l’estate, per giunta per la seconda volta da quando è arrivato alla Juventus, fare previsioni resta complicato. Eppure nella testa di McKennie i progetti per il futuro sono chiari: “Io mi trovo bene qui alla Juve, mi piace anche la città. Mi trovo bene con la squadra e lo staff, sono qua da 4 anni e voglio restare qua il più possibile, ma dipende dalla società”. Nel frattempo si gode il presente, fatto di Serie A, Champions League, Coppa Italia e, a gennaio, anche la Supercoppa. Tanti impegni che garantiscono a lui e ai compagni spazio nelle rotazioni, anche se l’organico ridotto all’osso delle scorse settimane ha un po’ rallentato il processo di crescita della Juventus. Che è incappata in qualche pareggio di troppo, pur essendo ancora imbattuta in campionato: “Si può sempre fare di più anche quando si vince. Non manca troppo, dobbiamo stare sempre allo stesso livello. Ci sono tanti infortuni e tanti che giocano spesso. Ma siamo la Juventus ed è normale che si debba provare a vincere”. Già domenica a Monza, per festeggiare al meglio in Natale e prepararsi al big match con la Fiorentina del 29 dicembre.

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