“Douglas Luiz potrei anche portarlo, ma domani (oggi, ndr) voglio solo ragazzi al 100%: vedremo se ci sarà la prossima partita”. Thiago Motta continua a mostrarsi più abile a gestire le situazioni difensive piuttosto che ad affondare il colpo. In totale continuità con quello che la Juventus ha mostrato sul campo fino ad oggi, soprattutto nelle recenti settimane. Sulla gestione e sulla situazione dell'acquisto più discusso dell'intera campagna estiva ha scelto di spazzare nuovamente la palla in tribuna, piuttosto che giocare di fino come amava fare lui ai tempi di Barcellona, Genova e Milano sponda nerazzurra. Con quella di Monza, il centrocampista brasiliano prelevato dall'Aston Villa salterà l'undicesima partita della stagione, considerando campionato, Champions League e Coppa Italia.
MONZA-JUVENTUS, FORMAZIONI E DOVE VEDERLA
Il conto è presto fatto: dopo il primo stop muscolare che gli aveva impedito di figurare nella lista dei disponibili per il match contro lo Stoccarda del 22 ottobre scorso, in successione Douglas Luiz ha marcato visita pure contro Inter, Parma, Udinese, Torino, Milan, Aston Villa, Lecce, Bologna e Cagliari. Tra ricadute e la difficoltà a trovare in fretta una condizione fisica accettabile, oltre ad andare incontro ad un periodo di apprendistato per comprendere il calcio italiano e quello di Motta, il classe 1998 è finito in un tunnel del quale si fatica a scorgere l'uscita. L'impressione che l'allenatore bianconero si aspettasse un altro impatto da un giocatore costato a bilancio 48,7 milioni di euro e che in Premier League, nella stagione precedente, era stato uno dei trascinatori della squadra di Unai Emery fino alla storica qualificazione in Champions League. E che non abbia avuto il tempo (e forse la volontà) di aspettare che questo percorso di adeguamento alle sue richieste si accorciasse.
SCHICK NE FA 4, LA JUVE CI RIPENSA?
Pur nelle complicazioni di un periodo in cui la Juventus non spicca certo per brillantezza del suo gioco e in cui le vittorie sono merce sempre più rara – in campionato Vlahovic e compagni sono reduci da quattro pareggi consecutivi – Motta ha trovato e sta lavorando su altri interpreti e su altri automatismi. Kephren Thuram sulla strada della ripresa, un Locatelli di nuovo in cattedra (anche da difensore centrale adattato) e McKennie che si sta ritagliando, grazie alle sue caratteristiche peculiari, il suo spazio stanno mascherando il “problema” Douglas Luiz che, arrivati a dicembre, è il momento di chiamare tale.
HANCKO AMMETTE A META': "PIACCIO ALLA JUVE MA..."
L'allenatore della Juventus gestisce la vicenda con abile e astuta diplomazia, lasciando trapelare che dietro l'esclusione di Monza ci sia un desiderio di preservare un giocatore lontano dalla condizione ottimale e di favorirne il rientro in un momento più idoneo. Eppure, dietro questa mancata premura ci sono anche e soprattutto ragionamenti di natura economica. Detto di quanto sia costato Douglas Luiz, in un momento in cui il club bianconero sta cercando di ristrutturarsi dal punto di vista finanziario – cercando di essere calcisticamente competitiva ma sostenibile – non si può non tenere conto del fatto che i rumors di mercato sono sempre dietro l'angolo e sono insistenti per un giocatori di questo livello. Considerando la quota di ammortamento del suo cartellino per questa stagione e l'ingaggio lordo da 9,25 milioni di euro, a gennaio il suo valore di mercato sarà di 43,8 milioni. A giugno scenderà a quota 38,96, ma la sostanza non cambia.
JUVENTUS, RIECCO CAMBIASO
Al netto degli spifferi sulla volontà dell'ex nazionale brasiliano di volersi rilanciare nella seconda metà di stagione e di non essere intenzionato dunque a gettare la spugna prima ancora di averci provato, una separazione anticipata tra Douglas Luiz e la Juventus è una questione principalmente di conti. Dopo 6 mesi così negativi, le poche ipotesi che si stagliano sullo sfondo sono di una partenza in prestito, mentre la Vecchia Signora dovrebbe incassare almeno 43,8 milioni (a gennaio) o 38,96 (in estate) per non registrare minusvalenze. Cedere ad un'altra squadra un calciatore pagato quasi 50 milioni a titolo temporaneo finirebbe per deprezzare un investimento di questa entità e sollevare ulteriori dubbi e perplessità sulla necessità di effettuare questa operazione – che ha coinvolto pure i cartellini di Samuel Iling Junior ed Enzo Barrenechea – sotto il profilo tecnico. Thiago Motta può giocare sulla difensiva quanto vuole, ma più passano le settimane e più il caso Douglas Luiz si rivela come un rebus di complicatissima risoluzione.
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